Angela Di Trapani - La "picciridda" di cosa nostra

Da picciridda Maria Angela Di Trapani avrebbe voluto studiare, crearsi un futuro affrancandosi da quella famiglia che già negli anni ottanta comandava in una zona di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da picciridda Maria Angela Di Trapani avrebbe voluto studiare, crearsi un futuro affrancandosi da quella famiglia che già negli anni ottanta comandava in una zona di Palermo. Lo dirà il fratello in una delle tante intercettazioni captate in carcere: "Maria Angela era brava poi però ci ha dovuto seguire" perché sia lui che il padre erano latitanti. E questo non fa di lei una persona "nobile" ma una persona debole. La Di Trapani, nata a Cinisi nell'aprile del 1968, sposerà poi uno degli appartenenti alla famiglia Madonia che nel quartiere di Resuttana aveva, alla stregua dei Di Trapani, il proprio peso. Da lì inizierà il suo percorso che la vedrà non solo "messaggera" prediletta del volere dei capi mandamento rinchiusi al 41 bis e il territorio ma anche abile e credibile interlocutrice all'interno di cosa nostra. La racconta in questa nuova puntata di Donne di Mala, il tenente colonnello Antonello Parasiliti, a capo del reparto anticrimine del Ros - il Raggruppamento operativo speciale dell'Arma dei carabinieri - di Palermo. Maria Angela Di Trapani prenderà parte alle decisioni che contano, come l'eliminazione di un capo mandamento quale Giovanni Bonanno. La Di Trapani parlerà per conto della propria famiglia con i vertici di cosa nostra, gestirà le risorse economiche della famiglia e non si pentirà. Nell'ultimo arresto datato 2017, uscirà di casa, con le manette ai polsi, il volto scoperto e lo sguardo alto. Quello di chi crede di essere nel giusto.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero