Zelensky, la moglie Olena e i due figli: «Li cresce lei, il più piccolo vuole fare il soldato. Ora non sono un buon padre»

I figli Oleksandra, nata nel 2004, e Kyrylo, nato nel 2013, la moglie Olena, l'orrore del conflitto, il peso della responsabilità di un paese intero e del suo futuro

Zelensky, la moglie Olena e i due figli: «Li cresce lei, il più piccolo vuole fare il soldato. Ora non sono un buon padre»
Dopo un anno e tre mesi dall’invasione russa dell’Ucraina, Zelensky ha deciso di condividere alcune sue riflessioni con un gruppo di giornalisti di diverse...

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Dopo un anno e tre mesi dall’invasione russa dell’UcrainaZelensky ha deciso di condividere alcune sue riflessioni con un gruppo di giornalisti di diverse testate scandinave. I figli Oleksandra, nata nel 2004, e Kyrylo, nato nel 2013, la moglie Olena, l'orrore del conflitto, il peso della responsabilità di un paese intero e del suo futuro. «C’è chi dice che non sono un cattivo presidente, ma certo che in questo momento non sono un buon padre. Mi dispiace di non avere tempo per i figli e che i miei figli non siano stati cresciuti da me: in questo momento li stanno crescendo mia moglie e la guerra. Non mi posso staccare dal conflitto nemmeno per un attimo, e la guerra non è qualcosa a cui ci si possa abituare, La prima volta che abbiamo liberato un territorio è stato come tornare alla vita».

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«So sparare»

Kyrylo da grande vuole fare il «soldato». La guerra, penetrata nella quotidianità delle nuove generazioni, avvolge dunque anche l'avvenire. E lo stesso Zelensky non ha dubbi: «Se non fossi il presidente, sarei in campo a combattere». La violenza si confonde con la sopravvivenza e con l'orgoglio: «So sparare. Potete immaginare il titolo 'Il presidente ucraino catturato dai russi»? Sarebbe un disonore», aveva raccontato in una intervista alla rete televisiva 1+1, rilanciata dal Guardian.

Il complotto

Kiev ha riferito in passato che i russi avevano infatti previsto di catturarlo all'inizio dell'invasione, ma che il complotto era stato sventato prima di una possibile irruzione nella sede del governo a via Bankova. «Nessuno sarebbe stato preso prigioniero perché avevamo preparato seriamente la difesa di via Bankova«, ha detto Zelensky, spiegando che assieme alla sua cerchia ristretta avrebbe combattuto fino alla morte. Alla domanda se porta una pistola e fa pratica nel suo uso, ha risposto di sì. Ha però sottolineato che non la userebbe certo per suicidarsi, «ma sicuramente per rispondere al fuoco».

 

 

 

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Il Messaggero