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Si è rivolto alla figlia terzogenita, di cui non ricordava la data di nascita («Tu di che anno sei Evelina? Del 1999, vero?». «No, del 2000»), con un monito poco felice: «Devi stare attenta, allora... secondo una mia assistente quelle nate nel 2000 sono tutte tr...». Gelo in studio a Domenica In e fuoco e fiamme su Vittorio Sgarbi sommerso di critiche. L'uscita del sottosegretario alla Cultura ha suscitato una bufera mediatica. Ma Evelina, la figlia in questione, lo difende: «A suo modo è un padre affettuoso e premuroso, mi spiace perché passa per str... e non lo è», spiega la studentessa («ora sono in pausa, devo decidere che fare») nata da una relazione del critico d’arte con Barbara, riservata signora torinese.
Cosa è successo
«Ma no che non mi sono offesa, è il nostro modo di scherzare, dai. Certo, detta in tv alle tre di pomeriggio magari non era una battuta tanto adatta, gli è uscita un po’ male. Papà non è così tremendo, ma quando c’è da parlare si infervora e non ne azzecca una», spiega al Corriere della Sera.
«Fa il duro, lo scontroso, poi mi accontenta sempre, la sua è tutta scena». Come quando la rimproverò per non essere andata al Grande Fratello Vip: «Le avevano offerto 100 mila euro, ci sputi sopra? Per una come lei che frequenta l’ambiente della moda, le avrebbe fatto comodo. E non metteva in croce me per farsi comprare una borsa di Dior da duemila e 800 euro». Alla fine però gliel’ha regalata. «Certe cose le dice per il mio bene», continua Evelina. «Ho il suo stesso carattere, specie se mi arrabbio, mi riconosco, sono uguale a lui». E ne va fiera. «Mi piace il suo essere diretto, il non aver paura di dire ciò che pensa. Un genitore remissivo sì che mi avrebbe messo a disagio. Papà è irruento, esagerato, arrogante e sincero,gli voglio bene proprio perché è così». Sgarbi si difende: «Sono passato per provocatore, per villano, ma era una battuta che testimonia il rapporto cameratesco che ho con le mie figlie, come fossi un loro coetaneo».
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Il Messaggero