Dentro the black mirror il confine non c'è, e il virtiuale è più reale della realtà. Così, come in una vera cerimonia funebre,...
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Che qualcosa non andasse nella mente del giovane re dei videogame e professionista degli Esports era apparso chiaro dopo il suo ultimo post su Twitter, il 2 luglio: «Mi sento male per chiunque abbia a che fare con la mia follia». Accanto al messaggio la proposta di matrimonio all'ex fidanzata Beca Cho, anche lei star dei videogane, pubblicando diverse foto che li ritraevano insieme. A dare notizia del suicidio, sempre via social network, è stata un'altra ex fidanzata e "collega" di live streaming Blue Madrigal, che ha scritto: «È successo qualcosa che ho avuto paura che succedesse per così tanto tempo. Non riesco a smettere di piangere». E poi ha aggiunto: «Qualcuno che ho amato si è ucciso. Vorrei poter aver fatto qualcosa per impedirlo».
Byron era diventato molto popolare su Twitch con il nickname Reckful e si era costruito una discreta popolarità grazie ai suoi stream di "World of Warcraft" che gli erano valsi oltre 936.000 follower. Un numero abbastanza alto da permettergli di trasformare la sua attività online in lavoro. La sua passione per il mondo dei videogiochi non si limitava al live streaming. Da diverso tempo Bernstein lavorava anche come sviluppatore e stava mettendo a punto il suo primo vero videogioco, "Everland", che sarebbe dovuto uscire verso la fine dell'anno.
Così ieri giocatori da tutto il mondo e da diversi server di "World of Warcraft", si sono radunati nella Cattedrale di Roccavento di Azeroth per inginocchiarsi e celebrare la vita di Reckful. Il team di World of Warcraft ha reso omaggio a Bernstein su Twitter, definendolo «uno dei giocatori WoW più memorabili di tutti i tempi». Anche il team di Twitch ha commentato la tragica perdita, rivelando che Byron era il tipo di persona che parlava delle sue lotte per aiutare gli altri e spingerli a fare lo stesso.
Mentre si cerca di elaborare questa perdita, il team spinge il pubblico a riflettere su quanto è accaduto: «È necessario riconoscere che la salute mentale è importante. Molte persone, la maggior parte delle volte, non riescono a chiedere aiuto e questo non va bene. Se avete bisogno di aiuto, non esitate a chiederlo e visitate il seguente sito, in cui troverete un elenco di linee di assistenza e risorse internazionali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero