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Usain Bolt punta al Grammy. Il velocista detentore del record del mondo nei 100 metri piani, 200 metri piani e staffetta 4×100 si è prefigurato un nuovo traguardo ma questa volta non nell'atletica leggera, dove ha già scritto più di una pagina di storia. La sua nuova gara si sta per consumare in un altro terreno di gioco: la musica. E poiché di record se ne intende, Bolt ha iniziato rompendone uno. Il suo album di debutto intitolato Country Yutes, di cui è produttore, cantante e co-autore, è il numero uno nella classifica reggae di iTunes. Per intenderci, più dei mostri sacri che quel genere lo hanno fatto conoscere nel mondo, come Bob Marley. «Un'associazione con una leggenda» che Bolt ha definito «una benedizione», nel ringraziare i fan per il supporto ricevuto in così poche ore.
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Il premio
Alle otto medaglie olimpiche Bolt ora vuole aggiungere anche il trofeo più prestigioso nell'ambito musicale, il Grammy Award «il premio più alto di tutti» che sarebbe «una grande cosa» e che è proprio ciò verso cui stanno lavorando, come ha raccontato al quotidiano britannico Times. «Se avete seguito la mia carriera in questi anni ha spiegato il velocista in un comunicato stampa mi avrete visto ballare e ascoltare molta musica.
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L'infanzia
Nato in una cittadina di 1500 abitanti, Sherwood Content, Bolt non ha avuto un'infanzia semplice e il titolo del disco si riferisce proprio ai ragazzi cresciuti come lui, nelle aree rurali della Giamaica. C'erano giorni in cui aveva a che fare «con la morte degli amici, e altri in cui si aveva fame ma non c'era abbastanza cibo in casa». Il suo sogno, crescendo, era quello di riuscire a possedere una Honda Civic. E ora che vale 90 milioni di dollari, Usain Bolt ha un altro desiderio: conquistare il gotha della musica.
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Il Messaggero