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Donald Trump show. L'ex presidente americano arriva nella tana del lupo, la Cnn, e a un evento di un'ora e mezza di fronte ad una platea di 400 elettori repubblicani delinea l'America che verrà, nel caso in cui tornasse alla Casa Bianca, dalla politica estera a quella interna. «Ho fatto un lavoro straordinario, per questo devo essere rieletto», esordisce il tycoon accolto da una standing ovation di suoi supporter.
In grande forma, nonostante sia la prima apparizione pubblica dopo essere stato accusato di aggressione sessuale nei confronti della scrittrice di Jean Carroll, e molto più frizzante - e a tratti offensivo con la giornalista che modera il dibattito - rispetto al comizio tenuto nella residenza di Mar-a-Lago subito dopo la storica incriminazione nel caso di Stormy Daniels, l'ex presidente Usa ne ha per tutti. A partire dall'Europa. «L'Ue deve mettere più soldi per la guerra in Ucraina», attacca accusando Bruxelles di approfittarsi degli Stati Uniti. «Pensano che siamo stupidi», tuona Trump snocciolando cifre.
Il discorso
«Gli Usa hanno investito 171 miliardi di dollari, l'Europa ha un sacco di soldi, voglio che ne mettano di più», insiste.
Sull'altro argomento caldo, l'insurrezione del 6 gennaio, l'ex presidente mantiene la sua posizione e difende i rivoltosi assicurando che grazierebbe molti di loro. È stato un giorno bellissimo. Io ho parlato a una folla enorme. Il problema è che quella pazza di Nancy Pelosi e la sindaca di Washington non hanno voluto dispiegare la Guardia nazionale«, ha attaccato definendo l'ex speaker della Camera democratica con l'appellativo offensivo con il quale è solita chiamarla. »Io volevo dispiegare 1.000 uomini, ma loro non hanno voluto«, ha aggiunto l'ex presidente. »Ho chiesto a tutti i manifestanti di mantenere la protesta pacifica«, ha rivendicato Trump ribadendo che il voto del 2020 »è stato truccato«. E anche sull'ultimo processo, il tycoon continua a insistere di non conoscere la scrittrice Carroll arrivando addirittura a giurare sui suoi figli. Infine, sulle prossime elezioni, oltre a dare una stoccata al suo rivale più pericoloso - »sono davanti a DeSantis il 'bigottò di molti punti« -, Trump concede che accetterebbe qualsiasi risultato »ma solo se il voto fosse corretto«.
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