Da Totti e Noemi a Santarelli e De Sica, folla di vip per il documentario su Marcello Lippi

Da Totti e Noemi a Santarelli e De Sica, folla di vip per il documentario su Marcello Lippi
A piazza della Repubblica si parla di calcio e di star. Ma soprattutto di "Adesso vinco io - Marcello Lippi", di Paolo Geremei e Simone Herbert Paragnani. Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

A piazza della Repubblica si parla di calcio e di star. Ma soprattutto di "Adesso vinco io - Marcello Lippi", di Paolo Geremei e Simone Herbert Paragnani. Il documentario sulla leggenda del calcio, ovvero Lippi, che arriva al cinema con un'uscita evento di tre giorni. In prima fila il protagonista si gode lo spettacolo con la famiglia: sua moglie Simonetta e i figli Stefania e Davide, citatissimi nel movie. Appaiono Francesco Totti con la sua Noemi, e Zinedine Zidane.

Gli amici vip


Ecco il presidente della Figc Gabriele Gravina e Fabio Cannavaro. Ma anche appassionati come Massimo Giletti, il vice presidente vicario del Coni Silvia Salis, Eleonora Daniele, Christian De Sica e Andrea Delogu. Ecco la modella Chiara Baschetti, il compositore Diego Buongiorno e l'ad di Cinecittà, Nicola Maccanico. Arrivano Paolo Brosio, Pino Insegno, Elena Santarelli con Bernardo Corradi. E poi ancora il regista Alessandro Pondi con l'attrice Monica Vallerini, Nathalie Caldonazzo. Ma anche Caterina Balivo. Un flusso glam che non si arresta. E si accende la storia.

Il documentario

Il film racconta chi è Lippi, l'uomo dietro al sigaro, capace di portare l'Italia a vincere il Campionato del Mondo di Calcio nel 2006, il simbolo della Juventus più vincente di sempre. Un giocatore di serie A che passa la sua carriera a diventare capitano e bandiera di una squadra che non alzerà neanche un trofeo, cova il desiderio di rivincita, una nemesi dei valori fin lì propugnati, diventando da allenatore una straordinaria e inarrestabile macchina da guerra, capace di riempire la bacheca personale di ogni successo possibile, in Europa come in Asia, anche alla guida di squadre che tutti davano per perdenti. Lippi è stato decubertiano per la prima parte della sua vita professionale e un letale serial winner nella seconda che lo ha consegnato agli annali del calcio. Applausi.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero