Stranger Things, Caleb McLaughlin (Lucas) accusa i fan di razzismo: «Non mi seguono perché sono nero»

«Non sono amato come gli altri solo perché sono nato con questa bellissima pelle color cioccolato»

Stranger Things, Caleb McLaughlin (Lucas) accusa i fan di razzismo: «Non mi seguono perché sono nero»
Non è tutto rose e fiori ciò che ruota intorno a "Stranger Things", una delle serie Netflix più amate dai giovani. Lo assicura Caleb McLaughlin, che...

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Non è tutto rose e fiori ciò che ruota intorno a "Stranger Things", una delle serie Netflix più amate dai giovani. Lo assicura Caleb McLaughlin, che nello show interpreta Lucas Sinclair, uno dei ragazzini alle prese con i misteri del "sottosopra". Il 21enne ha raccontato di essere stato vittima di razzismo da parte dei fan, "colpevoli" di non avergli dato lo stesso sostegno riservato agli altri attori della serie. «Anche adesso molte persone non mi supportano o non mi seguono perché sono nero», ha detto McLaughlin alla convention Heroes Comic Con in Belgio.

 

Stranger Things, Lucas e il razzismo dei fan

«A volte oltreoceano si sente il razzismo, la bigotteria - ha aggiunto -. Non è sempre facile parlarne e capirlo, ma quando ero più giovane mi colpiva molto». L'attore si riferisce soprattutto ai tempi della prima stagione di Stranger Things, quando i giovani protagonisti furono travolti da un'ondata di popolarità inimmaginabile. Quello stesso successo travolgente, però, non toccò in egual misura a Caleb, che all'epoca era poco più che un bambino: «I miei genitori mi dissero che era un'amara verità, era per via del fatto di essere l'unico ragazzo nero nella serie». 

Da qui la triste conclusione: «Non sono amato solo perché sono nato con questa bellissima pelle color cioccolato». Tuttavia, Caleb McLaughlin assicura di non avercela con i fan di "Stranger Things": «È proprio per questo che voglio trasmettere amore e positività con chi mi segue, perché non voglio restituire odio a chi sparge odio».

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Il Messaggero