Sabrina Ferilli, per lei un David di Donatello speciale: «È un premio alla mia libertà»

L'attrice romana sarà premiata il 3 maggio

Il David di Donatello s’inchina al talento multiforme di Sabrina Ferilli che riceverà un David speciale il 3 maggio prossimo, nel corso 67esima edizione trasmessa in...

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Il David di Donatello s’inchina al talento multiforme di Sabrina Ferilli che riceverà un David speciale il 3 maggio prossimo, nel corso 67esima edizione trasmessa in diretta su Rai1. Lo ha annunciato Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano, che nella motivazione definisce Sabrina «icona di bellezza solare e sensuale», titolare di una carriera eclettica che da un trentennio continua a spaziare con successo tra cinema popolare e film d’autore, teatro d’impegno e commedia musicale, televisione (intesa come serie e talent), doppiaggio. 


Senza mai rinunciare alla cifra dell’ironia che una voltà portò l’attrice a dichiarare: «Voglio essere Totò con le tette». Quando lo ha detto? «Tanti anni fa, ancora studiavo al Centro Sperimentale», risponde Sabrina sorridendo, «ero giovanissima ma avevo già le idee chiare, oltre alla passione per il mestiere possedevo quella lucidità che mi avrebbe aiutato ad andare avanti facendo le scelte giuste».

 
SENZA RECINTI 
Oggi si dice «contentissima del David speciale che arriva dopo quattro nomination». Il premio rappresenta il riconoscimento di quella ecletticità che l’ha sempre portata a mettersi in gioco, a uscire senza paura dalla comfort zone, a rischiare. «Mi sento un po’ una mosca bianca», spiega l’attrice, «perché non ho mai avuto recinti. Mi sono sempre presa la libertà di saltare da un genere all’altro senza mai rinchiudermi un cosiddetto settore, termine inconcepibile se applicato all’arte che per definizione non deve avere barriere. Credo che il mio percorso di attrice abbia dimostrato che l’arte non è in antitesi con la cultura, ma funziona se si avvicina al pubblico, quel pubblico che ho sempre voluto raggiungere abbattendo la ribalta».

Aggiunge: «Sempre le mie scelte professionali sono state legate a quella che sono davvero nella vita, a quello che ho letto e vissuto. Ho sempre scelto temi importanti e significativi che potevano essere d’aiuto, è il mio carattere». Guardando indietro alla sua carriera, Sabrina individua quattro tappe importanti: «Sono gli incontri fondamentali della mia storia artistica: Paolo Virzì che mi ha diretto in Ferie d’agosto prima poi in Tutta la vita davanti, Garinei e Giovannini che mi vollero in Rugantino, Christian De Sica con cui ho girato i film di Natale, Paolo Sorrentino che in La Grande Bellezza mi ha offerto il ruolo dolente della spogliarellista Ramona». 


BIRIGNAO
Una sfida che ancora non ha affrontato? «Vorrei misurarmi ancora una volta con una prova non scontata, l’ho fatto spesso perché amo sentirmi sul filo del rasoio».

Dedica al David al marito Flavio Cattaneo, «ci amiamo da 16 anni ma sono sempre stata pudica, non ho mai parlato di lui, più andiamo avanti e più siamo uniti». Dopo aver dato la voce ad alcuni cartoon Disney, attualmente l’atttrice è impegnata nel doppiaggio di un nuovo film di animazione, per ora top secret: «È un lavoro che mi piace molto», spiega, «perché tra l’altro mi permette di parlare con il birignao. Così mi levo dalle scatole tutti quelli che mi accusano di avere l’accento romanesco. È proprio una bella soddisfazione».
 

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Il Messaggero