Rugby, Sudafrica: un altro morto, la nazionale campione del mondo nel 1995 piange il sesto protagonista, la finale di Invictus ha perso anche Jonah Lomu

Hannes Strydom vittima di un incidente stradale, i suoi compagni e il ct portati via da tumori, sla e infarti. Erano stati premiati all'Ellis Park da Nelson Mandela

Sudafrica, la nazionale campione del mondo 1995 piange la scomparsa del 6° protagonista La finale di Invictus ha perso anche Lomu
Il primo ad andarsene fu l'allenatore "Kitch" Christie, portato via da un tumore appena tre anni dopo avere vinto la finale della Coppa del mondo di rugby...

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Il primo ad andarsene fu l'allenatore "Kitch" Christie, portato via da un tumore appena tre anni dopo avere vinto la finale della Coppa del mondo di rugby timonando nel 1995 il Sudafrica contro gli All Blacks sotto gli occhi di Nelson Mandela (ricordate il film Invictus di Clint Eastwood con Matt Damon e Morgan Freeman?) all'Ellis Park di Jo'burg. Una partita entrata nei manuali di Storia perché "Madiba", premio Nobel per la Pace, la trasformò in una delle pietre angolari del nuovo Sudafrica del post apartheid.

Nel giro di una generazione, 7 protagonisti di quel match non ci sono più.

In queste ultime ore un incidente stradale nella regione del Mpumalanga, a nord est di Pretoria,  è costato la vita ad  Hannes Strydom, 58 anni, seconda linea di quella squadra fenomenale che brilla immortale nella leggenda ma che sulla Terra ha già perso, compreso il ct, sei elementi. La sua auto è finita contro un minibus taxi, furgoncini spesso affollatissimi e coinvolti in alta percentuale negli scontri sulle strade sudafricane.

Nel 2014 il colosso dei Lions di Johannesburg e degli Springboks era già andato vicino alla morte scampando a una rapina in cui era stato accoltellato più volte.

A destra Hannes Strydom, al centro il capitano Francois Pienaar

Il presidente della federazione sudafricana Mark Alexander lo ha ricordayo così. «Hannes è stato una delle migliori secondo linee della sua epoca, sul campo non si tirava mai indietro e, soprattutto, era uno dei nostri eroi del 1995».

 

 

 

 

Strydom aveva 58 anni ed era diventato campione del mondo poche settimane prima che il rugby diventasse professionistico: alle mete e ai placcaggi aveva unito una laurea in Farmacia ed è il farmacista che ha poi fatto una volta ritiratosi dai campi da gioco. 

Prima di lui il Sudafrica e gli appassionati di rugby nel mondo avevano pianto nel 2010 Ruben Kruger (tumore), nel 2017  Joost van der Westhuizen (Sla), nel 2019 Chester Williams (infarto) e James Small (infarto). E sempre in quel match del 24 giugno 1995 era in campo il rugbysta più famoso di sempre, il tongano neozelandese Jonah Lomu, morto a 40 anni nel 2015 per le conseguenze di una sindrome genetica ai reni. 

Dopo quel trionfo in finale, il Sudafrica ha vinto altre tre coppe del mondo, l'ultima il 28 ottobre di quest'anno in Francia. 

​Paolo Ricci Bitti

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Il Messaggero