Ristorante all you can eat fallisce due settimane dopo l'apertura, maxi debito per l'assurda offerta-fedeltà ai clienti

L'attività cinese ha accumulato debiti per 100mila dollari in pochi giorni: con 25 euro si poteva mangiare gratis per un mese

Ristorante all you can eat fallisce due settimane dopo l'apertura, maxi debito per l'assurda offerta-fedeltà ai clienti
Ristorante cinese all you can eat apre a inizio agosto, ma è costretto a chiudere i battenti dopo appena due settimane. Il motivo? In quindici giorni appena ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ristorante cinese all you can eat apre a inizio agosto, ma è costretto a chiudere i battenti dopo appena due settimane. Il motivo? In quindici giorni appena ha accumulato un debito di oltre 100mila dollari. Perché, per farsi promozione, il titolare ha offerto una carta-promozione a 25 dollari che, come quota associativa, dava diritto a pasti gratis illimitati per un mese. Quali sarebbero potuti essere i risultati appare evidente a chiunque,  ma non lo è stato per il titolare.

Scontrini-truffa. «Un euro in più per dividere a metà una crepe al bar»: la denuncia di un cliente a Lecce

Ristorante cinese all you can eat fallisce in due settimane

Il ristorante in questione si chiamava Jiamener, nella città di Chengdu. Come racconta il Chengdu Economic Daily, i clienti hanno approfittato dell'allettante offerta messa a disposizione per il lancio dell'attività. I clienti pagavano la quota e ricevevano una tessera associativa che dava diritto a cibo illimitato per il mese. Alcuni clienti hanno condiviso la loro carta con familiari e amici, aumentando drasticamente il volume dei pasti consumati con un singolo acquisto. E il ristorante è andato a gambe all'aria.

I clienti

Al ristorante si presentavano ogni giorno oltre 500 clienti al giorno: lunghe code si formavano prima dell'apertura e duravano fino a tarda sera oltre l'orario di chiusura. I proprietari hanno raccontato al quotidiano che prevedevano sì di perdere soldi, ma pensavano di poter accumulare clienti abituali e che avrebbero tenuto botta per poi lanciarsi. Pensavano pure di ridurre i costi complessivi con i fornitori una volta aumentati i volumi di cibo aquistato. Ma, evidentemente, così non è stato.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero