Pavarotti e la passione per i rigatoni: «Portava scorte di pasta a teatro e le nascondeva per non farsele rubare»

I collaboratori teatrali e i direttori d'orchestra ricordano così l'amato tenore italiano

Pavarotti e la passione per i rigatoni: «Portava scorte di pasta a teatro e le nascondeva per non farsele rubare»
Salire sul palco a stomaco vuoto era fuori discussione. Luciano Pavarotti dietro le quinte si portava un bel piatto di rigatoni da mangiare tra un atto e l'altro o...

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Salire sul palco a stomaco vuoto era fuori discussione. Luciano Pavarotti dietro le quinte si portava un bel piatto di rigatoni da mangiare tra un atto e l'altro o alla fine dello spettacolo. Alcuni collaboratori e direttori dei teatri, come quello della Metropolitan Opera di New York City Peter Gelb, infatti, rivelano che il celebre tenore italiano mangiava diversi snack durante le prove o alla fine delle sue esibizioni. Questi spuntini, però, non erano sempre leggeri. Non solo, le scorte di rigatoni, secondo Page Six, venivano perfino nascoste per paura che qualcuno potesse rubargliele.

Il ricordo del celebre artista di amici e collaboratori 

Sono diversi i collaboratori teatrali, i registi e i direttori d'orchestra che, come riporta il celebre tabloid americano, ricordano Pavarotti portare una grande quantità di cibo durante le prove. Tra i diversi snack che mangiava per «tenersi in movimento», come diceva lui, c'erano anche i rigatoni. A quanto pare era la sua pasta preferita, perché portava delle vere e proprie scorte nei teatri, che nascondeva per timore di non trovare più. Gelb ha dichiarato: «Pavarotti, che aveva un molto appetito, spesso nascondeva la sua pasta preferita in posti che conosceva soltanto lui, così da scendere dal palco per fare delle pause tra un'area e un'altra».

Pavarotti artista

Pavarotti, che divenne uno dei tre più grandi tenori con Placido Domingo e Jose Carrera, fece scalpore quando apparve nel 1977 nel primo Live Frome The Met, periodo in cui la sua Boheme avrebbe segnato uno dei suoi più grandi successi. Il maestro si è spento nel 2007, all'età di 72 anni, entrando nella storia della lirica grazie alla sua splendida voce da tenore. Dopo questa piccola e simpatica indiscrezione, ci piace ricordarlo anche per la sua passione verso la cucina italiana. E chissà se, dopo questa notizia, qualcuno titolerà un piatto in suo nome.

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Il Messaggero