Covid, morta a Bolzano Lidia Menapace: ex partigiana "Bruna" ed ex senatrice

Covid, morta a Bolzano Lidia Menapace: ex partigiana "Bruna" ed ex senatrice
È morta all'età di 96 anni Lidia Menapace. Da alcuni giorni era ricoverata per Covid nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Bolzano. L'ex...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È morta all'età di 96 anni Lidia Menapace. Da alcuni giorni era ricoverata per Covid nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Bolzano. L'ex senatrice è deceduta alle ore 3.10, come apprende l'ANSA dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige. Menapace è stata nel 1964 la prima donna eletta in consiglio provinciale a Bolzano (assieme Waltraud Deeg) con la Democrazia Cristiana e la prima donna in giunta provinciale come assessora per affari sociali e sanità. Nel 1969 fu tra i fondatori nel primo nucleo del gruppo di eretici comunisti che diede vita alla rivista «il manifesto». Nel 1973 fu tra le promotrici del movimento Cristiani per il Socialismo. Dal 2006 al 2008 è stata senatrice di Rifondazione comunista. Nel 2011 era entrata nel Comitato Nazionale dell'Anpi. 

 

Menapace è stata anche una voce storica del femminismo e pacifismo italiano. Nei giorni scorsi l'Anpi, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, aveva dato la notizia del suo ricovero precisando che le sue condizioni erano «molto gravi». Nata a Novara il 3 aprile 1924, giovanissima prese parte alla Resistenza come staffetta partigiana. Entrò in una formazione della Val d'Ossola diventando sottotenente con il nome di battaglia «Bruna». Nel dopoguerra Menapace si impegnò nei movimenti cattolici, in particolare con la Fuci - Federazione Universitaria Cattolica Italiana. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero