Paola Ferrari, la confessione: «Ho un tumore al viso ma non ho paura di operarmi»

Paola Ferrari «Ho un tumore al viso ma non ho paura di operarmi»
Sono passati quasi due mesi da quando i medici le hanno diagnosticato un altro tumore della pelle, un carcinoma basocellulare sul viso. Ma stavolta, rispetto a quello di...

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Sono passati quasi due mesi da quando i medici le hanno diagnosticato un altro tumore della pelle, un carcinoma basocellulare sul viso. Ma stavolta, rispetto a quello di sette anni fa, Paola Ferrari si sente più serena, molto più positiva. È lei stessa a raccontarlo al settimanale Di Più. «Quando si è diffusa la notizia, ho ricevuto tantissimi messaggi. Mi ha fatto piacere questo grande affetto, come ovviamente quello dei miei figli e di mio marito, che mi sono vicini. Mi sto per operare e sono fiduciosa». 

Paola Ferrari e il tumore

E a proposito dei suoi due figli: «Ho aspettato un paio di giorni a dirglielo. Tutti e due all’inizio si sono molto preoccupati, ho faticato abbastanza per tranquillizzarli, il maschio per qualche ora è andato letteralmente nel pallone. Il risultato è che alla fine ero io in ansia per loro». E a suo marito, Marco De Benedetti? Al settimanale diretto da Osvaldo Orlandici svela: «Dopo quattro giorni. Marco è una persona tranquilla, non si agita mai di fronte a un problema. È rimasto sereno anche stavolta. Mi ha detto semplicemente: “Dopo l’intervento fammi sapere se è tutto a posto”». 

Dopo il primo tumore di sette anni fa, Paola si sottopone a controlli annuali. «Se ho avuto paura? No, la situazione era sotto controllo, ma so che i nei sono infidi, mutano in poco tempo, se non li prendi in tempo o li trascuri, rischi di non salvarti. Bisogna insomma intervenire alla prima avvisaglia, mai rimandare per paura di sottoporsi all’operazione». 

Quello che ha colpito la conduttrice di 90° Minuto non è una recidiva del primo tumore. «No, si tratta di un altro tumore, ma anche quello che ho già affrontato riguardava la pelle del mio viso». La causa? «Tumori come i miei sono dovuti nel 90 per cento dei casi all’esposizione solare e purtroppo sono in costante aumento». Da donna della televisione «prima di finire sotto i ferri ero preoccupata anche dei risultati estetici. Non volevo che la cicatrice fosse troppo evidente. Chiunque lavori in TV non è mai contento che un intervento chirurgico possa lasciare ferite visibili. Invece il mio è un taglietto che può essere scambiato per una lieve ruga, dall’occhio a metà guancia».

E da grande professionista non rinuncerà a condurre “90° minuto”, dopo l’operazione. «Non ce ne sarà bisogno. Magari nella prima domenica dopo l’intervento, il regista del programma eviterà i primi piani. E tutto ricomincerà come prima». 

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Il Messaggero