Festa scudetto Napoli, Osimhen al Maradona con il figlio (che indossa la maschera come lui)

Il capocannoniere della serie A ha portato il suo bimbo con la maschera come quella che lui indossa sempre in partita, anche se ormai da tempo è guarito

Festa scudetto Napoli, Osimhen al Maradona con il figlio (che indossa la maschera come lui)
Un grande palco davanti alla tribuna e 11 maxischermi. È organizzata così la grande festa dello stadio Maradona per l'ultima partita della stagione del terzo...

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Un grande palco davanti alla tribuna e 11 maxischermi. È organizzata così la grande festa dello stadio Maradona per l'ultima partita della stagione del terzo scudetto del Napoli già conquistato da un mese e che si chiude stasera con uno spettacolo musicale a fine match.

I maxischermi sono davanti ai settori inferiori dello stadio ma il Napoli aveva già avvisato della loro presenza nella vendita dei biglietti che infatti per quella parte sono costati solo 5 euro per la mancata visibilità di pezzi di campo, durante un match che verrà comunque trasmesso per intero sui maxischermi. I calciatori del Napoli sono entrati in campo coi loro figli, con Osimhen che ha portato il suo bimbo con la maschera come quella che lui indossa sempre in partita, anche se ormai da tempo è guarito. Le curve del Maradona celebrano il Napoli con striscioni che raccontano dei 12 trofei vinti finora e con grandi fotografie di momenti storici del club azzurro. C'è anche un grande striscione della Curva A che provoca le lacrime di Fabio Quagliarella, l'attaccante di 40 anni della Sampdoria, nato a Castellammare di Stabia e da sempre legato a Napoli.

Prima dell'inizio del match, Quagliarella è entrato in campo tra gli applausi del Maradona nel riscaldamento e ha ricevuto una targa da parte dei tifosi che in curva A lo hanno salutato con uno striscione: «Di Partenope figlio orgoglioso, dal passato beffardo al presente glorioso, sulla nostra maglia il tuo sudore impregnato, dalla tua gente non sarai mai dimenticato. Grazie Fabio». Quagliarella si è commosso salutando i tifosi del Maradona, lo stadio dove ha giocato nell'anno 2009-2010, segnando 11 gol.

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Il Messaggero