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Come se la pandemia non ci avesse sconvolto già abbastanza, fra qualche giorno ritorna l'ora legale. Un'ora in più di luce, che scatterà la notte tra sabato e domenica prossimi. Alle 2 le lancette dell'orologio dovranno essere spostate - i dispositivi digitali lo faranno automaticamente - in avanti di 60 minuti. Ma questa potrebbe essere l'ultima volta, visto che l'Europa vuole cancellarla (ma l'Italia è contraria). La decisione, che doveva essere presa nel 2020, è slittata a data da destinarsi, causa Covid.
E con il cambio d'ora, che ogni anno si annuncia come se fosse l'ultimo, ritornano una serie di disturbi fastidiosi. Solo che quest'anno, il secondo della pandemia, potrebbero essere più pesante del solito. «Rispetto agli anni passati, ora siamo più stanchi e stressati, provati dagli effetti dell'emergenza Covid-19», conferma Eleonora Iacobelli psicoterapeuta presidente dell'Associazione europea disturbi da attacchi di panico (Eurodap) e responsabile Trainer Bioequilibrium. «Per molti, infatti, adattarsi al cambio d'ora potrà essere più difficile sia per quanto riguarda il sonno, sia per quanto riguarda il cambiamento delle abitudini che la bella stagione porta con sé», spiega l'esperta. «La deprivazione di sonno, conseguenza del cambio di orario, può comportare - dice - un aumento del rilascio di cortisolo e, soprattutto per alcuni, anche un cambiamento al livello umorale, aumentando l'irritabilità. In un momento di grande frustrazione come quello che stiamo vivendo, inoltre, non sorprenderebbe un aumento di stati ansiosi e/o depressivi».
L'OBIETTIVO
L'obiettivo prioritario è quindi preservare la qualità del sonno. «Non sarà facile, visto che da quando è scoppiata la pandemia gli italiani con disturbi del sonno sono aumentati del 40 per cento», dice Iacobelli. «Difficoltà ad addormentarsi, frequenti e prolungati risvegli notturni e difficoltà a riaddormentarsi sono alcuni dei sintomi più comuni - continua - che possono acuirsi i primi giorni dopo il passaggio all'ora legale.
L'ULTIMA VOLTA
Per alcuni paesi dell'Unione Europea questo potrebbe essere l'ultimo cambio d'ora. La Commissione europea ha infatti deliberato per l'abrogazione. La decisione definitiva era attesa nel 2020 ma, con l'emergenza coronavirus in corso, non se ne è più parlato e la faccenda è slittata a data da destinarsi. Tuttavia, l'Italia potrebbe continuare a mantenere questo regime. Spetta infatti ai singoli Paesi decidere quale fuso orario adottare. E il nostro paese ha fatto richiesta di rimanere nel regime del doppio orario attualmente in vigore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero