Natalia Poklonskaya, Putin licenzia la politica star di Instagram che definì la guerra una «tragedia»

L'ucraina nel 2014 passò dalla parte dei Russi in Crimea e divenne una celebrità, ma ora i suoi commenti hanno fatto infuriare lo zar

Natalia Poklonskaya, Putin licenzia la politica star di Instagram che definì la guerra una «tragedia»
"Chi di spada ferisce..." Può riassumersi così la parabola di Natalia Poklonskaja, 41 anni, giurista ucraina che nel 2014 "tradì il...

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"Chi di spada ferisce..." Può riassumersi così la parabola di Natalia Poklonskaja, 41 anni, giurista ucraina che nel 2014 "tradì il suo popolo" appoggiando l'invasione russa della Crimea e diventando una politica e influencer star in Russia. Ora però è stata lei a subire un tradimento, da parte di Putin che l'ha rimossa dal suo incarico. Il motivo? Ha osato criticare la guerra in Ucraina, definendola una tragedia per entrambi i paesi. Un commento che le è costato l'ira dello Zar e l'accusa di aver tradito due volte: la prima il suo paese, l'Ucraina, e la seconda volta, Putin

Natalia Poklonskaja, chi è l'influencer defenestrata da Putin 

 

Quando gli uomini di Mosca invasero la Crimea nel 2014 Poklonskaja era un sostituto procuratore al servizio dello Stato ucraino. Ma nei primi attimi dell'invasione, si schierò con i russi e il suo tradimento fu ricompensato rendendola Procuratrice generale del governo provvisorio della penisola. Così mentre in Ucraina veniva iscritta nelle liste dei criminali ricercati, in Russia era celebrata come una star: occhi azzurri, bionda e sguardo da modella Poklonskaja, che all'epoca aveva 33 anni, divenne una star dei social con oltre 200mila follower. Da lì un'ascesa che la portò a sedere anche tra i banchi della Duma dove entrò come deputata di Russia Unita (il paritto di Putin) e successivamente a una brillante carriera diplomatica come Ambasciatrice Russa a Capo Verde e poi vicepresidente di Rossotrudnichestvo, l’Autorità statale che rappresenta gli interessi della Russia nelle ex Repubbliche Sovietiche. 

Critica la guerra: rimossa dal suo incarico 

 

Ora però la sua carriera è finita. È stata demansionata e sollevata dal suo incarico: d'ora in poi sarà solo una consulente della Procura Generale. E il disonore l'ha raggiunta anche sui social, dove ha annunciato che smetterà di postare le proprie attività.

A farle perdere i favori dello zar è stata un'intervista rilasciata a febbraio, dopo l'inizio della guerra in cui si scagliava contro la guerra e criticava il simbolo "Z": «Le persone muoiono, case e intere città vengono distrutte costringendo milioni di persone a fuggire. I corpi e le anime sono mutilati. Il mio cuore scoppia di dolore. I miei due Paesi si stanno uccidendo, non è questo che volevo e che voglio» aveva affermato nell'intervista rilanciata da un canale Youtube.  Nonostante non si sia mai "ufficialmente pentita" di aver appoggiato l'invasione della Crimea, Poklonskaja aveva lanciato diversi appelli contro la guerra: «Vi prego, smettetela di combattere. Siamo andati troppo lontano ed è tempo di farci coraggio da soli per il futuro, invece di lasciarlo nelle mani di chi è armato». Parole che certo non sono state gradite dallo Zar:  il suo allontanamento è stato firmato con un decreto dal presidente in persona.

 

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Il Messaggero