I Maneskin distruggono gli strumenti sul palco, scoppia la polemica: «Regalateli ai bambini»

Il commento della band: "Forse abbiamo un po' esagerato, ma ci è piaciuto!"

Las Vegas, i Maneskin rompono gli strumenti sul palco durante il concerto: scoppia la polemica
Polemiche intorno ai Maneskin dopo la conclusione del tour americano. L'ultima tappa è stata nell'incredibile cornice di Las Vegas, durante la quale i membri della...

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Polemiche intorno ai Maneskin dopo la conclusione del tour americano. L'ultima tappa è stata nell'incredibile cornice di Las Vegas, durante la quale i membri della band hanno compiuto un gesto inaspettato e che ha scaturito la bufera intorno al gruppo rock sui social: hanno distrutto gli strumenti musicali sul palco.

Il momento è stato condiviso da video e foto postati dallo stesso gruppo sulle loro pagine social: «Questo non era affatto previsto e forse abbiamo un po' esagerato, ma ci è piaciuto! Caos e distruzione a Las Vegas a parte, il nostro viaggio nordamericano è appena finito e già ci manca tutto. Non potremmo essere più felici del tempo trascorso con voi e dell’amore che ci avete dimostrato! L’energia che avete portato a ogni singolo concerto ha reso questo tour semplicemente memorabile. Contando i giorni fino al nostro ritorno. Vi amiamo, grazie», hanno scritto i Maneskin su Instagram.

 

Le reazioni

Ovviamente il gesto ha fatto subito il giro del mondo e ha divisio gli utenti della rete tra chi ha accolto con entusiamo il gesto dei giovani rocker e chi invece si è indignato: «Anni 70/80, il rock era cultura e cambiamento. Crisi e frattura con il passato. Quei gesti erano simbolici. Perdonatemi, ho imparato ad apprezzare la vostra musica ma questi gesti sono profondamente fuori tempo, irrispettosi verso chi si fa debiti per acquistarne uno strumento e rigorosamente non rock se poi mi taggate Gucci. Fate musica, sapete farla. Lasciate perdere l'esibizionismo stupido. Non ne avete bisogno», scrive un utente, e poi ancora, «Dear Maneskin, mio figlio a Babbo Natale ha chiesto una chitarra perché come voi vorrebbe "essere rock e far ballare la gente". Vederla in frantumi è uno schiaffo ai sogni e alla miseria, non è rock, non è ribellione, è pure un deja vu vecchiotto e banalotto. Se vi avanzano, regalatele ai bambini. Costruite sogni, non rompeteli!». 

E ancora: «Questa cosa la trovo penosa. Si vede che si sono dimenticati di quando suonavano per strada e non potevano permettersi strumenti di un certo livello. Bisognerebbe non dimenticarsi mai da dove si è partiti». 

«È uno schiaffo in faccia a chi non può permettersi uno strumento e soprattutto irrispettoso nei confronti di chi ha realizzato lo strumento», conclude un altro utente della rete. Insomma in un modo o nell'altro la band romana è sempre destinata a far parlare di se.

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Il Messaggero