Maneskin, il «vaffa» a Putin al Coachella scatena le polemiche social: «Ma chi è 'sto Damiano?». Lui risponde: «Benvenuti in Italia»

La band romana fa discutere per l'attacco allo zar, ma gli applausi arrivano anche dall'Ucraina

Maneskin, il «vaffa» a Putin al Coachella scatena le polemiche social: «Ma chi è 'sto Damiano?». Lui risponde: «Benvenuti in Italia»
Il «vaffa» a Putin dei Maneskin è stato un gesto rivoluzionario, in perfetto stile con la band romana. Al Coachella hanno strappato solo applausi, ma a qualcuno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il «vaffa» a Putin dei Maneskin è stato un gesto rivoluzionario, in perfetto stile con la band romana. Al Coachella hanno strappato solo applausi, ma a qualcuno - soprattutto in Italia - quella frase di Damiano (il frontman del gruppo) non è piaciuta. La platea social, come spesso accade, si è divisa tra chi ha apprezzato e chi lo ha invece ritenuto fuori luogo. «Benvenuti in Italia», ha risposto il rocker con una storia su Instagram. La frase più ribattuta tra chi li ha screditati è invece: «Ma sono 'sti Maneskin?».

Per tutta la giornata ieri sono stati in tendenza su Twitter. «Adesso capite perché hanno sfondato? Non fermarti Putin», scrive un detrattore. «Sono la rivoluzione della nostra generazione, sbattono in faccia la realtà a chi non la vuole vedere», risponde un altro. «Ci riempiono di falsità come il grande successo in Usa dei Maneskin: sì, con la cover di una canzone di 60 anni fa e pure brutta», scrive un altro hater della band.

A rispondere questa volta è proprio Damiano: «Ma infatti avete ragione». Per attaccarli, qualcuno li prende di mira pure per il look: «Si vestono come Zelensky prima dell'incarico». «So' ragazzi, plagiabili, ricattabili, non sanno che c...  dicono!! Si fanno trasportare dall'onda! E... come tutti i ragazzi si sentono onnipotenti, forza della gioventù! Non si rendono conto fino a quando non ci sbattono il muso!», scrive un altro su Twitter.

 

Maneskin, show al Coachella: «Cantiamo per l'Ucraina». E Damiano urla un insulto a Putin

 

 

 

«E perché non parlare di Gaza?»

Ad aumentare le polemiche anche chef Rubio, che li ha attaccati sui social: «Sarebbe bello che i Maneskin, vista la visibilità che hanno, scrivessero e cantassero una canzone per Gaza, per la Palestina e invitassero a boicottare sotto tutti i fronti Israele». A rispondere al cuoco, anche in questo caso, ci ha pensato Damiano: «Doppia salsiccia per me».

«I vincitori dell'Eurovision, la rock band italiana Maneskin, hanno espresso il loro sostegno all'Ucraina e hanno cantato la loro nuova canzone Gasoline. L'esibizione è stata accompagnata dalle immagini dell'attacco russo all'Ucraina e delle persone colpite dalla guerra"», ha riferito la Verkhovna Rada sui suoi social, sottolineando che «il cantante della band, Damiano, ha urlato dal palco, 'Ucraina libera, fuck Putin'».

Anche Ukraine now aveva parlato dell'esibizione del gruppo romano, che ha chiuso il suo concerto con il nuovo brano Gasoline dedicato al Paese invaso dalla Russia sottolineando, in un altro post, che «la band italiana ha rifiutato un tour in Russia in solidarietà con l'Ucraina».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero