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La sindaca e la popstar. E nel mezzo, un quadro dell’Ottocento. Una storia tortuosa. Si rivolge direttamente a Madonna la prima cittadina di Amiens, la simpatica e cerimoniosa Brigitte Fouré, che con affettazione vagamente ironica le chiede di riavere indietro almeno per qualche settimana, se non per un anno, il 2028, guarda caso quello in cui si dovrebbe proclamare la città europea della Cultura per la quale Amiens è candidata, un quadro che era scomparso dal 1918 e che, incredibilmente, le vie ambigue del mercato dell’arte hanno “depositato”, come una conchiglia nel mare magnum delle compravendite e infine di un’asta, su una parete della villa della cantante.
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Madonna e il quadro "sparito" nella sua casa
«Madonna – attacca Madame Fouré avendo visibile alle spalle una stampa del dipinto –, è probabile che lei non abbia mai sentito parlare di Amiens, eppure c’è un legame particolare tra lei e la nostra città. Un dipinto, che con ogni probabilità è quello prestato dal Louvre al Museo di Amiens prima della Grande Guerra e di cui avevamo perso le tracce».
LA FOTOGRAFIA
Al Sindaco non interessa riconquistare l’opera con indagini della polizia e richieste di consegna. Le importa, invece, che i suoi cittadini lo possano vedere, ma soprattutto che di Amiens si parli e che Madonna potendo vada addirittura in visita. «Noi ovviamente non contestiamo in alcun modo il fatto che lei lo abbia acquistato in modo legale, ma potrebbe prestarcelo in vista della nostra candidatura come Città europea della Cultura 2028, così che i miei concittadini possano goderne.
LE DIMENSIONI
Mancavano la firma, la data, qualsiasi carattere identificativo riconoscibile. In realtà, le dimensioni non sarebbero proprio le stesse. Al quadro appeso nella villa della popstar mancano tre centimetri in altezza. Gli esperti ipotizzano che sia stato troncato proprio per togliere la firma ed essere venduto senza problemi. La cifra pagata da Madonna: 1 milione e 300mila dollari, tre volte la stima di partenza. «Il mio obiettivo all’inizio era quello fare un po’ di rumore per la nostra candidatura – spiega il Sindaco – Madonna ha comprato il dipinto legalmente, ma sarebbe bello poter esporre Diana ed Endimione a Amiens, e fantastico se lei potesse venire a trovarci». Tra i Picasso, i Tamara de Lempicka, i Frida Kahlo, i Dalì e i Basquiat della collezione della diva, quel morbido e sensuale Langlois spicca ora come un gioiello denso di storia. Una storia che però non è ancora finita. La domanda infatti è: che cosa risponderà Madonna?
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Il Messaggero