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Jamie Lee Curtis, figlia d’arte (papà Tony Curtis, mamma Janet Leigh), vince l'Oscar 2023 per la migliore attrice non protagonista per la sua interpretazioe nel film "Everything Everywhere All at Once".
Il discorso
«Ho 45 secondi e ho promesso che sarei stata brava. Non sono qui da sola, ci sono centinaia di persone con me , i Daniels, la troupe, tutti quelli che hanno fatto questo film, il mio dream team: tutti abbiamo vinto questo
Oscar. Dedico il premio a mio marito, alle nostre figlie, a mia sorella, a tutti quelli che hanno sostenuto i miei film di genere: tutti noi abbiamo vinto questo Oscar. E a mia madre e a mio papà, tutti e due hanno avuto la nomination per categorie diverse».
I figli adottivi e la figlia transgender
Jamie Lee Curtis ha due figli adottivi, Annie, classe 1986, e Ruby (nato Tom nel 1996) insieme al marito, l’attore, regista e musicista Christopher Guest.
Gli oscar e le donne
Dietro le quinte degli Oscar, Curtis ha poi risposto alle domande dei giornalisti, intervenendo nel dibattito di Hollywood sull’eventualità di eliminare la divisione fra maschile e femminile dalle categorie dei premi: «Naturalmente vorrei vedere molte più donne nominate, in modo che ci sia parità di genere in tutte le aree. E penso che ci stiamo arrivando - ha detto -. Non ci siamo ancora vicini però. E poi certamente l’inclusività porta con sé la domanda più grande e cioè, come si fa a includere tutti quando ci sono scelte binarie? È molto difficile». «In quanto madre di una figlia trans, capisco completamente il problema - ha continuato -. Eppure l’idea di togliere il gender dalle categorie mi fa temere ci sia il rischio che diminuiscano le opportunità per le donne, che è qualcosa che ho cercato di promuovere lavorandoci duramente». L’attrice ha ribadito l’importanza dell’inclusività, in generale, e di includere più donne, in ogni ambito: «In pratica, più donne ovunque e sempre», ha concluso.
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Il Messaggero