«Una litigata per gelosia, se avesse voluto uccidermi lo avrebbe fatto». Ci scherza su Ivan Orfei, il domatore 31enne aggredito da una tigre di 8 anni lo scorso 29 dicembre a Surbo (Lecce). L'uomo è ancora costretto nel letto dell'ospedale  Vito Fazzi di Lecce ma ai giornalisti afferma che non vede l'ora di tornare al suo lavoro. «Lo farei anche stasera se non fossi in ospedale» dice.  

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Ivan Orfei, il domatore ferito: «Una litigata per gelosia»

Il domatore è stato aggredito dall'animale lo scorso 29 dicembre durante un numero. La tigre lo ha morso al polpaccio e l'uomo, immediatamente soccorso, è stato portato in ospedale dove ora è sotto terapia antibiotica. Verrà dimesso in giornata. 

Ivan Orfei però non ha dubbi, tornerà al suo lavoro di domatore con le tigri:  «Non vedo l'ora di rimettermi in pista. È stata una semplice litigata di gelosia con lei che è una femminuccia». E ancora: «Sono sicuro di una cosa se lei avesse voluto farmi del male, lo avrebbe fatto sicuramente. Di questo ne sono certo. Una volta preso il polpaccio avrebbe potuto continuare benissimo, invece, non lo ha fatto».  

La risposta agli haters 

L'incidente ha suscitato decine di commenti sui social, molti dei quali particolarmente duri con il mondo del circo in difesa dei diritti degli animali. «A quelli che mi hanno augurato la morte, che ritengo persone stupide, neanche rispondo. Non capisco tutta questa cattiveria» risponde Orfei. E rassicura tutti anche sullo stato di salute dell'animale: «Ai tanti che pensano che l'animale sia stato abbattuto, posso assicurare che non è cosi. Noi stiamo facendo gli spettacoli tutti i giorni. Anche la tigre che, diciamo, mi ha aggredito, si fa vedere per dare un segnale al pubblico che sta con noi e sta benissimo».  

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