Isabella Ferrari: «Sono stata picchiata da un uomo, ma non ci ricasco. L'analisi mi ha aiutata a riconoscere il male»

Dal ritorno al cinema ai ruoli da "seduttrice", passando per tutti i suoi rimpianti, il racconto dell'attrice

Isabella Ferrari: «Sono stata picchiata da un uomo, ma non ci ricasco. L'analisi mi ha aiutata a riconoscere il male»
Isabella Ferrari torna al cinema, torna a essere ancora una volta la protagonista al femminile, questa volta con Vittoria Puccini, in Confidenza di Daniele Luchetti. Lei è...

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Isabella Ferrari torna al cinema, torna a essere ancora una volta la protagonista al femminile, questa volta con Vittoria Puccini, in Confidenza di Daniele Luchetti. Lei è Tilde, «una donna risolta - racconta al Corriere della Sera - ma anche lei nasconde qualcosa, ha una sua solitudine». Dopo qualche ora di passione Tilde viene rifiutata da Elio Germano. E a Isabella Ferrari è successo anche nella realtà. «Sì, non l’ho mai detto. Ero innamorata di un ragazzo che non era per me. Ero giovanissima, bella, piena di brufoletti». Ed è pure capitata che sia stata picchiata da un uomo. Al Cosera non si vergogna a dirlo: «È capitato. Se ti succede una volta non ci ricaschi. L’analisi mi ha aiutata a riconoscere il male».

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I rimpianti

Tra i rimpianti di Isabella Ferrari c'è quello di aver lasciato presto la scuola. «Faccio talmente fatica a nascondere la mia ignoranza che non ho mai nascosto la mia età. Ma i rimpianti sono la nostra storia, è come le sliding doors: delle cose sono successe perché hai aperto delle porte, e altre porte si sono chiuse. Non finii il liceo, andai alla scuola Interpreti di Milano perché sembrava che la cosa più importante fosse imparare l’inglese. Non conservo le lettere d’amore, conservo però lettere affettuose della mia maestra delle elementari». 

Per un periodo Isabella si è allontanata dal cinema. Non ne vole più sapere di ruoli da seduttrice, «c’era poca immaginazione verso di me. Faccio tante cose e la seduzione non mi interessa proprio. Per fortuna mi arrivano ruoli più corposi, una madre ex alcolizzata in un crime story, a teatro sono una madre abbandonata, Sorrentino… Ma si può amare e sedurre per tutta la vita. Come dice Battiato, il desiderio non ha età».

E a proposito di film spesso viene ancora chiamata Selvaggia, la protagonista di Sapore di mare. «Fa parte delle cose belle della vita - racconta sempre al Corriere della Sera - mi fa tenerezza, è come vedere un bel quadro, mi tiene giovane. Ma ho un presente vivace e forte, non tornerei indietro neanche di un giorno».

Perché se si guarda indietro si accorge che «ho cominciato a lavorare troppo presto, ho avuto una vita intensa, ho sofferto molto. Parlo del passaggio dall’infanzia alla vita adulta senza essere stata adolescente. Ora ho meno paure, ma c’è sempre uno specchio, è difficile l’equilibrio su sé stessi».

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Il Messaggero