Isabella Ferrari: «A 50 anni hanno smesso di chiamarmi per ruoli importanti e ne ho sofferto»

«Ho un rapporto buonissimo con l’età. Il lamento è l’unica cosa che ho abolito nella mia vita, crescendo qualcosa si impara»

Isabella Ferrari: «A 50 anni hanno smesso di chiamarmi per ruoli importanti e ne ho sofferto»
Isabella Ferrari torna a teatro, debutta al Carignano di Torino con La ragazza sul divano di Valerio Binasco, dal libro di Jon Fosse. In scena è una donna...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Isabella Ferrari torna a teatro, debutta al Carignano di Torino con La ragazza sul divano di Valerio Binasco, dal libro di Jon Fosse. In scena è una donna abbandonata dal marito, una donna arrabbiata con la vita. Si parla di ferite e a La Repubblica, l'attrice che compirà 60 il prossimo 31 marzo ne ha tante. Molte ancora aperte. «Ho molto pudore a parlare delle mie e su cosa costruisco un personaggio. Negli ultimi anni ho sofferto della mancanza di ruoli importanti». Oggi nei suoi personaggi cerca «la verità. Personaggi femminili in cui le donne possano riconoscersi, che corrispondono alla vita di tutti i giorni». E a teatro ci è riuscita.

Certamente «mi considero una donna fortunata però, a un certo punto, intorno ai 50 anni, è cambiato qualcosa. Sono cambiate le opportunità, è un passaggio esistenziale che è inutile non vedere. Mi ha provocato un po’ di sofferenza, mi sono sentita in bilico, senza certezze».

A teatro Isabella Ferrari è una donna sola. Una sensazione che non ha mai conosciuto nella vita reale. «No. Ho avuto una vita molto piena, sono stata legata alla mia famiglia d’origine e poi alla famiglia che mi sono costruita. Non è solo una madre di bambini piccoli ad avere pensieri quotidiani su di loro. Per chi ha figli grandi, ci sono le notti: ed entra in gioco l’inconscio, la paura. Non lo do a vedere perché ai miei tre figli dà fastidio, ma sono sempre il mio primo pensiero dalla mattina».

Le sue figle sono tutto. Per loro sogna «l’indipendenza, la libertà, anche la ferita che scaturisce dalla voglia di libertà». Ma non solo. «Sogno anche che non abbiano paura dell’amore, che siano accompagnate. Per me è molto importante la vita di coppia con Renato (De Maria)».

L'età? «Ho un rapporto buonissimo con l’età. Il lamento è l’unica cosa che ho abolito nella mia vita, crescendo qualcosa si impara. Una donna di 60 anni può sempre raccontare tanto». Ma «spero che nessuno mi faccia una festa a sorpresa».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero