Giovanna Pedretti, riapre la pizzeria della ristoratrice morta suicida: ha cambiato nome

Non si chiama più "Le Vignole": ora è stato denominato "Dal Nello" ed è stato trasformato in pizzeria d'asporto

Giovanna Pedretti, riapre la pizzeria della ristoratrice morta suicida: ha cambiato nome
A tre mesi dalla tragedia che ha travolto la ristoratrice lodigiana Giovanna Pedretti, suicida dopo una campagna social denigratoria, ha riaperto i battenti...

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A tre mesi dalla tragedia che ha travolto la ristoratrice lodigiana Giovanna Pedretti, suicida dopo una campagna social denigratoria, ha riaperto i battenti a Sant'Angelo Lodigiano il locale che gestiva. Nome e vocazione, però, sono diversi. Anzitutto, gestito da marito e figlia, non si chiama più "Le Vignole" ma ora è stato denominato "Dal Nello" e, poi, i familiari hanno deciso di trasformarlo in pizzeria solo d'asporto. Intanto, sui social la città barasina ha fatto a gara per postare gli auguri a marito e figlia per questa nuova ripartenza.

La recensione  e il suicidio


Il ristorante era finito nell'occhio del ciclone dopo che la titolare, Giovanna Pedretti, a inizio gennaio 2024 aveva postato sui social una recensione omofoba e abilista pubblicata da un cliente, rispondendogli per le rime. Un caso prima ripreso dalla stampa nazionale e poi finito nella bufera dopo le aspre critiche da parte del web, che ha accusato la donna di aver architettato tutto unicamente per farsi pubblicità.
La donna si è tolta la vita nella mattinata di domenica 14 gennaio, dove è stata trovata tra le acque del fiume Lambro. "Era ossessionata dai commenti negativi", aveva detto il marito Nello D'Avino. "Le dicevo di stare tranquilla".

Le indagini 


Restano intanto aperte le indagini della Procura di Lodi sulla morte di Giovanna Pedretti, condotte dal procuratore di Lodi Maurizio Romanelli che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. L'attività investigativa mira inoltre a stabilire la veridicità della recensione pubblicata su Google: da quanto emerso dagli inquirenti, solo pochi giorni fa, i consulenti incaricati sarebbero riusciti a sbloccare il secondo cellulare finito nelle acque del Lambro insieme alla ristoratrice. Dal dispositivo si cercano elementi utili per ricostruire le ultime ore della donna finita al centro di una serie di polemiche dopo aver pubblicato il post sui social della pizzeria di Sant'Angelo Lodigiano.

 

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Il Messaggero