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Il suo viso solare, la sua immagine di giovane ragazza che avrebbe ancora potuto avere tanto dalla vita, i suoi sogni, invadono in queste ore i social. È un omaggio ininterrotto che le viene reso, quasi una camera ardente virtuale che riunisce amici, parenti, semplici conoscenti. Tutti a sottolineare, con commozione, che lei era un angelo, gentile, dolce. Una persona perbene, disponibile con gli altri. La triste statistica ne fa la prima vittima recuperata di questa incredibile alluvione che ha travolto Casamicciola e distrutto tante cose, tra abitazioni ed auto ma soprattutto persone e storie. Eleonora Sirabella, che a gennaio avrebbe compiuto 32 anni, è stata trovata sotto un metro e mezzo di fango dai soccorritori che non hanno potuto fare niente per lei.
Eleonora, l'ultima chiamata al padre
Commessa in un negozio, da poco meno di una settimana era andata a convivere col suo fidanzato, Salvatore Impagliazzo, ancora nella lista dei dispersi, nella zona del Celario, Casamicciola alta. Vi si era trasferita dopo aver lasciato la casa della sua famiglia, nella vicina Lacco Ameno. Ma il legame con i suoi era rimasto indissolubile. Proseguito fino agli attimi finali della sua vita. Eleonora, infatti, si era accorta della tragedia imminente ed aveva chiesto aiuto, quei terribili boati della frana in movimento l'avevano inquietata: poco prima che il fango la travolgesse aveva chiamato col cellulare il padre per chiedergli soccorso. L'uomo si è precipitato ma non ha potuto fare nulla. Una volta arrivato, infatti, è stato bloccato dal fiume di fango.
Eleonora trascinata per centinaia di metri
L'uomo, accompagnato da suo figlio, il fratello di Eleonora, è riuscito ad arrivare fino all'imbocco della strada che conduce in via Celario, la zona maggiormente colpita e dove erano concentrati undici dispersi dell'alluvione, una vera e propria strada della morte.
Sui social l'addio alla ragazza dagli occhi splendenti
Una foto con alle spalle lo splendido panorama della sua adorata Ischia e la scritta «Il mio bel paese.... #myhome #myplace». È uno degli ultimi post su Facebook di Eleonora Sirabella, commessa 31enne, la prima vittima della frana di Ischia. Eleonora era di Lacco Ameno, anche se viveva nella parte alta di Casamicciola, dove la frana si è portata via la casa che divideva con il marito, Salvatore Impagliazzo, ancora disperso. E proprio a Lacco Ameno è stata scattata questa foto che la vede in abito da sera in una serata di settembre seduta su un muretto con alle spalle le mille luci dell'isola verde. Sul suo profilo Fb c'è anche una foto che la ritrae con il padre Ciro, «Auguri all'uomo più affascinante del mondo..! Auguri al mio babbo..!», scriveva Eleonora, che, proprio quell'adorato padre aveva chiamato prima di venire travolta dalla pioggia l'altra notte. Gli aveva chiesto di venire a prenderla e portarla via in una zona più sicura. Ma il padre, accorso insieme al figlio, è rimasto bloccato da fango e detriti a poca distanza dall'abitazione della figlia, in via Celario. Poi una citazione di Giovanni Falcone, un'altra foto che la ritrae in posa sotto le stelle con la scritta «Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.... #moonlight #theendofsummer #sottociel», la notizia di un gruppo no green pass spontaneo nato a Ischia, il ricordo del decimo anniversario della morte del parroco di Lacco Ameno. Sotto i post il cordoglio di amici e conoscenti: «Angelo bello dagli occhi splendenti riposa in pace e proteggi tutti da lassu», «Rip in pace angelo bellissimo», «Che vita ingiusta, Rip», «Eleonora dagli occhi splendenti riposa in pace e proteggi tutti da lassù».
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