Jeanne Calment, giallo sulla donna più longeva della storia. «Scambiò l'identità con la figlia»

PARIGI - Chi fu davvero Jeanne Calment? La nonna dell'umanità, l'essere umano più longevo di tutti i tempi, con i suoi 122 anni e 164 giorni di vita vissuta,...

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PARIGI - Chi fu davvero Jeanne Calment? La nonna dell'umanità, l'essere umano più longevo di tutti i tempi, con i suoi 122 anni e 164 giorni di vita vissuta, o soltanto una vecchia imbrogliona, che negli anni Trenta prese il posto della madre morta per evitare di pagare le imposte di successione? Il primo giallo dell'anno lo svela un matematico russo, che è andato a indagare nelle storie della famiglia Calment di Arles. Nikolai Zak ha messo insieme 17 prove che secondo lui dimostrerebbero che a morire il 4 agosto 1997 non fu Jeanne Calment, entrata quel giorno nei record ma sua figlia Yvonne. All'anagrafe, Yvonne è morta nel 1934 a 36 anni.


I CALCOLI

Secondo il russo sostenuto dal gerontologo, Valery Novoselov a morire nel 34 fu in realtà Jeanne, all'epoca 59 enne. Yvonne ne avrebbe usurpato l'identità per sfuggire alle tasse. I francesi che hanno «certificato» l'età della decana dell'umanità nel '97 liquidano tutto come «scemenze». Il notaio che incautamente aveva acquistato da Jeanne Calment la nuda proprietà del suo appartamento in cambio di una rendita vitalizia aveva già avanzato qualche dubbio sulla vera identità dell'anziana signora. Per i russi non ci sono dubbi: i racconti di Jeanne Calment non corrispondevano agli eventi dell'epoca cui avrebbero dovuto riferirsi, la forma delle orecchie, della fronte, la statura e il colore degli occhi nelle foto che la ritraggono da giovane non corrispondono alle fattezze in età matura. Inoltre, secondo Novosselov, «lo stato della sua muscolatura era diverso da quello di tutti gli altri ultracentenari e non dimostrava segni di demenza». Per i francesi che hanno studiato il fenomeno Jeanne Calment (il gerontologo Michel Allard e il demografo Jean-Marie Robine) sono tutte fantasie: Yvonne la figlia avrebbe vissuto col padre Fernand dal '34 fino alla morte di lui nel '42 fingendone di essere la moglie senza che nessuno, in tutta Arles se ne accorgesse? Per frugare i dubbi bisognerebbe riesumare i corpi di madre e figlia, ma la famiglia non darà l'autorizzazione. Restano le parole di Jeanne Calment: «Dio si è dimenticato di me». I suo segreti? Cioccolato, un bicchierino di porto e una sigaretta ogni tanto, fino a 122 anni. Ma forse erano solo 99.
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Il Messaggero