Djibril Cissé, insulti razzisti al figlio da parte dei giocatori della Juventus U16: «Hanno dovuto interrompere la partita». E i bianconeri chiedono scusa

L'ex attaccante della Lazio ha denunciato il brutto episodio accaduto durante il match fra la formazione giovanile dei bianconeri e quella del Liverpool

Djibril Cissé, insulti razzisti al figlio da parte dei giocatori della Juventus U16: «Hanno dovuto interrompere la partita»
Brutto episodio di razzismo nel corso di una partita fra le formazioni Under 16 di Juventus e Liverpool. A denunciarlo è Djibril Cissé, ex attaccante della...

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Brutto episodio di razzismo nel corso di una partita fra le formazioni Under 16 di Juventus e Liverpool. A denunciarlo è Djibril Cissé, ex attaccante della Lazio: suo figlio Prince Kobe gioca nella squadra giovanile dei "reds" ed è stato, suo malgrado, vittima di insulti di stampo razziale. Il francese ha scritto sui social che un giovane calciatore della Juve ha utilizzato la parola «neg*o», costringendo lo staff del Liverpool ad interrompere il match.

Insulti razzisti durante Liverpool-Juventus Under 16

«Ora è troppo - esordisce Cissé -. Durante la partia fra Liverpool e Juventus Under 16 (in cui mio figlio Prince Kobe stava giocando) un ragazzino della Juve ha chiamato uno del Liverpool "negro". Lo staff del Liverpool ha dovuto fermare la partita. Juventus, cosa farai ora? È una vergogna, un ragazzino di 15 anni. Juventus, devi agire fortemente e subito. Vergogna». E così è stato. Dopo la fine della partita l’allenatore bianconero ha portato il ragazzo responsabile dell’insulto razzista negli spogliatoi del Liverpool. Il giovane ha chiesto scusa personalmente, l’allenatore a nome della Juventus e la società ha comunicato che nei confronti del ragazzo saranno presi provvedimenti a livello disciplinare ed educativo.

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Il Messaggero