Maestra fa cantare cori anti Juve agli alunni in classe, poi condivide il video sulla chat dei genitori. E scoppia la bufera

Il video è stato girato all'inizio di maggio, nei giorni della vittoria dello scudetto da parte del Napoli, squadra del cuore della maestra: nonostante le intenzioni goliardiche ha generato un polverone

Modena, i bambini della classe elementare intonano «chi non salta juventino è»: la maestra filma tutto e il video scatena le polemiche
«Chi non salta juventino è» gridano i bambini di una classe elementare dell'Istituto Comprensivo "Guglielmo Marconi"  a...

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«Chi non salta juventino è» gridano i bambini di una classe elementare dell'Istituto Comprensivo "Guglielmo Marconi"  a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Succede mentre sono in aula e saltano, alla presenza della loro insegnante, che dirige il coro e si diverte a filmare la scena con il cellulare.

Poi, la maestra decide di condividere il video nel gruppo WhatsApp con i genitori degli alunni. Ma non tutti apprezzano, nonostante le dichiarate intenzioni goliardiche: alcuni liquidano la scenetta parlando di  "leggerezza", altri sostengono invece che i cori da stadio non hanno nulla a che vedere con l'apprendimento dei bambini e il contesto scolastico.

Il caso

Il video è stato girato all'inizio di maggio, nei giorni della vittoria dello scudetto da parte del Napoli, squadra del cuore della maestra, ma è arrivato all'attenzione della stampa locale soltanto alcuni giorni fa. La maestra pensava sarebbe rimasto confinato nella ristretta chat con i genitori, ma così non è stato: è diventato virale tra gli utenti, con il passare dei giorni, finendo per alzare un polverone mediatico su tutta la scuola.

La difesa della dirigente scolastica

Il caso è finito anche sulla scrivania della dirigente della scuola in questione, Vilma Baccarani, che ha precisato: «Tutto è nato da un gioco fatto in classe. Da parte dell'insegnante non c'è stata alcuna imposizione. L'insegnante ha assecondato la richiesta di alcuni alunni e ha girato il video che nelle sue intenzioni non sarebbe dovuto uscire dalla chat di classe. Poi, qualcuno evidentemente l’ha diffuso anche all’esterno. Dai propri errori, comunque, si impara».

La dirigente concude con una raccomandazione: «Inviterò la maestra a riflettere su un uso più oculato dei telefonini e dei mezzi informatici, ma la mia stima nei suoi confronti rimane immutata. So che è preoccupata e mortificata per il fatto che la notizia di questo video sia diventata di pubblico dominio».

I genitori

Anche uno dei genitori investiti dalla vicenda, come la dirigente scolastica, ha preso pubblicamente le difese della maestra: «Ci dissociamo dal polverone che è stato sollevato su questo episodio. Mia figlia la adora - spiega mamma Teresa al Resto del Carlino, facendosi portavoce di molti dei genitori della classe - ed io sono contentissima. Si tratta di una bravissima insegnante e non metto in discussione il suo valore. Sappiamo che è tifosa ma l’episodio va contestualizzato in un momento di ricreazione, con tanti bambini tifosi che praticano quello sport ed è stato un momento goliardico».

 

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Il Messaggero