De Sica da Diaco: «Credo in Dio e in Papa Francesco, non nella Chiesa. Ho visto le miserie dei preti»

Le parole dell'attore: «Dopo la morte di mio padre ho conosciuto la povertà. Io e mia moglie saltavamo i pasti»

De Sica a "Ti Sento": «Credo in Dio e in Papa Francesco, non nella Chiesa. Ho visto le miserie dei preti»
Christian De Sica si è raccontato nella puntata di "Ti Sento", ospite del conduttore Pierluigi Diaco. Tra i vari temi toccati, anche quello della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Christian De Sica si è raccontato nella puntata di "Ti Sento", ospite del conduttore Pierluigi Diaco. Tra i vari temi toccati, anche quello della fede: «Credo in Dio. Non credo nella Chiesa ma credo in Dio, anche perché nella Chiesa ho avuto brutte esperienze: insomma io andavo in collegio, un collegio meraviglioso, ma vedevo tutte le miserie dei preti. Alcuni no, altri sì e quindi non c’ho creduto più».

Poi le parole al miele per Papa Francesco: «Io credo in questo Papa. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e pensa che mesi fa ha fatto un’intervista in televisione con Fazio e ha citato un film di mio padre Miracolo a Milano». De Sica ha raccontato di avergli scritto una lettera e di aver ricevuto una lunga risposta: «Mi ringraziava mi benediceva e diceva che suo padre gli faceva sempre vedere i film di mio padre».

 

 

De Sica e la povertà

Dopo la morte di suo padre Vittorio, Christian De Sica ha rivelato di avere conosciuto la povertà da vicino e di avere passato momenti davvero complicati: «Ero molto ricco quando c’era mio padre, andavo a scuola con la Mercedes con l’autista. Poi, quando è morto, mi è stato detto che non c’era più una lira e a scuola mi ci recavo con il motorino: papà si era giocato tutto e aveva contratto dei debiti. Io, come un cr*tino, sono andato a restituire i soldi a quelli a cui li doveva. Io e mia moglie Silvia saltavamo i pasti, lei faceva la speakerina nelle televisioni private, a volte io cedevo il mio pranzo a lei. Ho sempre trovato più dignità tra la gente umile che tra i ricchi, questo lo voglio dire».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero