- Tutti gli articoli del sito, anche da app
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Le newsletter esclusive
OFFERTA SPECIALE
Alcuni recenti studi sostengono che Bruce Willis non possa più «parlare, leggere o camminare» a causa della rapida progressione della sua malattia. Come rivelato in precedenza dalla sua famiglia, la demenza frontotemporale, a volte chiamata FTD, è nota per colpire le aree cerebrali che gestiscono il linguaggio, il movimento e il comportamento. Di conseguenza, l'attore settantenne ha gradualmente perso la capacità di comunicare e persino di riconoscere le parole scritte.
LA FAMIGLIA
Nel marzo 2022, Bruce Willis si è ufficialmente ritirato dalla recitazione dopo che gli è stata diagnosticata l'afasia, una condizione che colpisce il linguaggio e la comunicazione. All'epoca, la sua famiglia aveva lamentato crescenti difficoltà cognitive che interferivano con il suo lavoro.
Nel febbraio 2023, la famiglia Willis ha divulgato un aggiornamento medico più dettagliato, confermando che l'attore conviveva con la demenza frontotemporale (FTD).
IMMOBILE E SILENZIOSO
La copertura mediatica recente si è intensificata: in questi giorni diversi tabloid americani sostengono che l'attore di Die Hard non poteva più parlare, leggere o camminare senza aiuto. Un articolo ampiamente citato dell'Express Tribune riporta un rapido declino, affermando che «non è più in grado di comunicare in modo significativo». Affermazioni simili sono state rilanciate dall'India Times, descrivendo l'attore come quasi «immobile e silenzioso».
GLI AGGIORNAMENTI
Nonostante le speculazioni, la famiglia Willis è rimasta coerente negli aggiornamenti. La moglie di Bruce, Emma Heming Willis, ha parlato apertamente della realtà di prendersi cura di una persona cara con DFT. A settembre 2025 pubblicherà un libro di memorie intitolato "The Unexpected Journey", incentrato sulle sue esperienze di caregiver e sull'importanza della consapevolezza della demenza. Le figlie Rumer e Tallulah Willis hanno occasionalmente pubblicato foto che mostrano momenti familiari toccanti, ma non hanno fornito aggiornamenti clinici. In occasione della Festa del Papà del 2025, Rumer ha condiviso un sentito messaggio sui social media, affermando: «Provo un profondo dolore, ma anche un immenso amore ogni volta che gli tengo la mano».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero