Bastianich mette all’asta 30mila tra i suoi vini più pregiati: si stima il ricavo di 4,5 milioni di dollari

L'imprenditore Joe Bastianich mette all'asta metà della preziosa collezione di vini - oltre 30mila bottiglie - del suo ristorante “Del Posto”, una...

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L'imprenditore Joe Bastianich mette all'asta metà della preziosa collezione di vini - oltre 30mila bottiglie - del suo ristorante “Del Posto”, una meta imperdibile per chi vuole mangiare vera cucina italiana a New York. Si stima che il ricavo sarà tra i 3 e i 4,5 milioni di dollari. L’asta dei vini, battuta da Hart Davis Hart Wine Co, raccoglierà le offerte il 24 e 25 luglio prossimi, presso la casa d’asta specializzata in vini. Le offerte, si legge sul Gambero Rosso, potranno essere presentate live o a distanza, tramite supporto di un’app o mediante la piattaforma online di Hart Davis Hart. 


«E' con un misto di tristezza e di orgoglio che abbiamo deciso di mettere sul mercato una parte di questa imponente collezione», spiega Joe Bastianich che è anche proprietario di una tenuta vinicola di 40 ettari sui Colli Orientali del Friuli. «Sono bottiglie che parlano di me, della mia storia, della mia anima dedicata al vino. Ma il momento è arrivato, sono felice di poter condividere con il mondo questi vini, e soprattutto queste annate. Spero troveranno palati interessati che sappiano goderne appieno».


E lo chef si cucina pure il telespettatore


La scelta di mettere all'asta la collezione di vini è legata alla crisi sta investendo la ristorazione newyorkese. Joe Bastianich, proprietario di 25 ristoranti negli Stati Uniti, ha dovuto fermare i progetti di espansione per via della pandermia e anche per le manifestazioni violente del Black Lives Matter - dopo l'assassioni di Floyd - a Los Angeles. Due locali,  Pizzeria Mozza e Chi Spacca, sono stati incendiati. Già nel 2019 Bastianich aveva divozrziato dal socio, lo chef Mario Batali, accusato di molestie.


 






Molte delle bottiglie che andranno all'asta sono state imbottigliate appositamente per il ristorante, come il Barolo Giuseppe Rinaldi 1964 (lotto stimato dai 12 ai 18 mila dollari) o il Recioto della Valpolicella Classico Gran Riserva di Giuseppe Quintarelli 1983 (2800 dollari)  o il Sassicaia, Tenuta San Guido 1985 (4200 dollari). 
 Una parte del ricavato verrà poi devoluta a uno o più enti di beneficenza per progetti dedicati ai bambini negli Stati Uniti. 




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Il Messaggero