«Babbo Natale esiste veramente?», è la domanda che prima o poi tutti i bambini si pongono. Ma ormai, invece di chiederlo ai genitori, si affidano direttamente alla tecnologia interrogando fonti (secondo loro) molto più autorevoli come Google, Alexa o Siri. A seconda del dispositivo interpellato, però, le risposte cambiano. Se gli algoritmi di Google infatti scelgono la risposta che risponde meglio alla domanda cercata e dunque mancano di tatto umano, con Alexa e a Siri, le risposte sono molto più creative. Provare per credere.

Natale, pesce surgelato per il cenone? Ecco 5 motivi per cui sceglierlo: «Economico, sicuro e salva-tempo»

Siri, l’intelligenza artificiale Apple, ad esempio, non ha dubbi (e ogni volta risponde in modo diverso): «Sì, ma fammi chiedere prima alla Befana», oppure: «Aspetta, chiedo a lui». Alexa invece, di Amazon, ha qualche dubbio in più, ma non lo fa notare: «Tutto quello che so è che qualcuno mangia davvero i biscotti destinati a Babbo Natale». Oltretutto se gli si chiede «fammi parlare con Babbo Natale», si ascolterà proprio la sua voce mentre racconta gli ultimi preparativi in vista del 25. Mentre Google Assistant ci crede sul serio. Anche se è più materialista. «Certo che ci credo, ma se ricevessi un regalo sarei ancora più sicuro». Effettivamente non ha tutti i torti.