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Un ricavato di 4 milioni di dollari più di 800 oggetti in vendita. Sono questi i numeti da capogiro che hanno caratterizzato l'asta dei cimeli di Amy Winehouse che ha avuto luogo a Beverly Hills, trasmessa in diretta mondiale. Tutti i proventi saranno ora devoluti alla fondazione che i suoi genitori hanno creato per aiutare i giovani con problemi di dipendenza.
Amy Winehouse, l'asta milionaria per i suoi cimeli
Protagonista dell'asta un miniabito «maledetto», verde e nero, con motivi stampati a canne di bambù: Amy Winehouse lo indossò nel suo ultimo concerto a Belgrado nel giugno 2011 e un mese dopo era morta per avvelenamento da alcolici. Quel vestitino, parte degli armadi della cantante di 'Back in Black' svuotati dai genitori Mitch e Janis, è passato di mano per 243.200 dollari, venti volte la stima di partenza.
L'asta di beneficienza da Julian's a Beverly Hills si è svolta online con clienti venuti da tutto il mondo: in tutto mamma e papà di Amy si sono liberati di circa 800 oggetti appartenuti alla figlia, testimonianze più disparate di una vita tragica, segnata dalle battaglie contro le tossicodipendenze oltre che dal genio musicale. Dai reggiseni ai DVD, dai libri ai trucchi, agli appunti di scena: la vendita ha fruttato 4 milioni di dollari, il doppio di quanto previsto e il ricavato andrà alla Fondazione Amy Winehouse, creata dai genitori per sostenere giovani adulti vulnerabili in lotta contro alcol e droga.
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Il vestito dell'ultimo concerto era stato disegnato per la tournee dell'estate 2011 dall'amica e stilista Naomi Parry: una serie di concerti cancellati dopo la performance erratica della cantante nella capitale della Serbia.
Molti dei pezzi all'asta hanno moltiplicato le stime di partenza: come la celebre borsa di Moschino a forma di cuore che Amy portò con sè ai Brit Awards del 2007 e che ha raggiunto 204 mila dollari, 13 volte la valutazione iniziale, mentre un abito dorato di Dolce e Gabbana è stato venduto per 150 mila dollari, 20 mila dollari di più della tuta nera e beige di Temperley London indossata al concerto per i 90 anni di Nelson Mandela a Hyde Park. Commoventi poi alcuni cimeli post mortem: 19 mila dollari sono stati pagati per l'insegna stradale di metallo con la scritta «Camden Square» su cui fan addolorati avevano scritto messaggi di omaggio alla cantante nei giorni successivi alla scomparsa. Amy fu trovata morta a 27 anni nel suo appartamento di Camden il 23 luglio 2011. Subito si pensò a una overdose di droga, ma l'autopsia determinò che la star di 'Rehab' era rimasta vittima di un avvelenamento accidentale da alcolici.
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Il Messaggero