Alec Baldwin: «Tragedia orribile, Halyna era un'amica. Basta armi vere sul set». L'attore rompe il silenzio

«Quanti proiettili sono stati sparati in film e tv show negli ultimi 75 anni? Questa è l'America»

«Eravamo una troupe molto ben oliata, poi questa cosa orribile... sul set dovrebbero esserci solo armi di plastica». A pochi giorni dalla tragedia in cui ha perso la...

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«Eravamo una troupe molto ben oliata, poi questa cosa orribile... sul set dovrebbero esserci solo armi di plastica». A pochi giorni dalla tragedia in cui ha perso la vita la direttrice della fotografia Halyna Hutchins ed è rimasto ferito il regista Joel Souza, Alec Baldwin rompe il silenzio sul dramma che ha bruscamente interrotto la lavorazione di Rust, il western di cui l'attore è anche co produttore. Poche frasi, rilasciate ai giornalisti della Fox news ieri, quando in Italia era già tarda sera. «Non sono autorizzato a fare alcun commento, perché c'è un'indagine in corso», ha premesso ligio alle regole. Poi l'emozione sembra aver avuto il sopravvento, «Halyna era una mia amica», ha ripetuto sottolineando la sua disperazione per quello che è successo. «Un evento orribile» che ora dovrebbe portare l'America ad imporre nuove regole sui set, a rendere obbligatorio durante le riprese l'uso di armi e di proiettili di plastica.

 

 

Baldwin, le prime parole dopo l'incidente 

«Anche se non spetta a me decidere, lo faranno gli esperti». Tant'è, lui che proprio qualche giorno fa è stato in pratica scagionato dalle dichiarazioni a verbale della troupe e e dall'ammissione dell'assistente alla regia David Halls (uno che già in passato era stato cacciato da una produzione per un episodio del genere) che alla polizia ha finito per confessare di non aver controllato tutte le pallottole di quella maledetta pistola, non riesce a darci pace.

«Ci sono incidenti sui set di tanto in tanto ma nessuno come questo. Quanti proiettili sono stati sparati in film e tv show negli ultimi 75 anni? E quasi tutti senza incidenti. Ora però dobbiamo capire che quando le cose vanno male, e queste sono cose orribili, catastrofiche, devono essere prese nuove misure», ribadiva ripetendo un suggerimento ai legislatori che è suonato come un appello: «Pistole di plastica, proiettili di plastica, non armi vere sul set». L'orrore risale al 21 ottobre. Baldwin, come ha spiegato poi a verbale il regista Souza, stava provando una scena, la pistola puntata alla telecamera così come previsto dal copione. In tanti intorno a lui avevano sentito l'urlo dell'assistente alla regia David Halls, che gli dava l'ok a premere il grilletto, quel «cold gun» che significa appunto «pistola scarica».

 

 

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Il Messaggero