Alain Touraine, chi era. L'influenza di Max Weber

Addio a uno dei massimi esponenti della sociologia contemporanea, l'influenza di Max Weber

Alain Touraine, chi era
Alain Touraine, scomparso a Parigi all'età di 97 anni, ha segnato con la attività la sociologia contemporanea mondiale dalla metà del secolo scorso. I...

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Alain Touraine, scomparso a Parigi all'età di 97 anni, ha segnato con la attività la sociologia contemporanea mondiale dalla metà del secolo scorso. I suoi studi, le sue ricerche sul campo, con libri e saggi tradotti in decine di lingue, permettono di comprendere la "società post-industriale" e hanno guidato e guidano molte delle politiche sociali dei governi non solo europei.

Nel 1958 ha fondato il Laboratorio di Sociologia Industriale a Parigi (poi chiamato dal 1970 Centre d'Etudes des Mouvements Sociaux).

Touraine si è occupato prevalentemente di sociologia industriale e in particolare dei livelli di «coscienza» della classe operaia, nonché dei «movimenti sociali» ed ha, inoltre, prodotto importanti contributi alla teoria dell'azione sociale.  Autore di oltre quaranta pubblicazioni, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali la Légion d'honneur nel 2014.

Dai primi lavori sul campo nelle fabbriche Renault agli ultimi testi sulle metamorfosi del capitalismo «speculativo», Touraine non ha mai smesso di osservare il mondo sociale, i suoi profondi cambiamenti, le sue nuove linee di faglia, le sue risorse di indignazione e libertà.

Nella sua formazione Touraine ha risentito soprattutto della lezione di Max Weber e dell'influenza della scuola storica francese delle Annales (Lucien Febvre e Fernand Braudel). Ha insegnato in America Latina, Stati Uniti, Canada e all'Università di Parigi-Nanterre (1966-69); è stato infine dal 1970 direttore di ricerca all'École pratique des hautes études di Parigi.

I libri

In Italia i suoi libri più importanti sono stati pubblicati da Il Saggiatore: «Critica della modernità» (1997), «Come liberarsi del liberismo» (2000), «Libertà, uguaglianza, diversità» (2002), «La ricerca di sé» (2003), «La globalizzazione e la fine del sociale» (2008), «Noi, soggetti umani. Diritti e nuovi movimenti nell'epoca postsociale» (2017), «Il mondo è delle donne» (2021). Tra gli altri suoi libri: «La coscienza operaia» (Franco Angeli Editore, 1975), «Le società dipendenti» (Liguori, 1980), «L'evoluzione del lavoro operaio alla Renault» (Rosenberg & Sellier, 1983), «La democrazia come politica del soggetto» (Il Mondo, 1997), «Eguaglianza e diversità. I nuovi compiti della democrazia» (Laterza, 1997), «Dopo la crisi. Una nuova società possibile» (Armando Editore, 2012), «In difesa della modernità» (Raffaello Cortina Editore, 2019). 

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Il Messaggero