Violenza giovanile, vertice in prefettura: maggiori controlli ma anche prevenzione

Violenza giovanile, vertice in prefettura: maggiori controlli ma anche prevenzione
Sorveglianza del territorio più accurata, specialmente nelle zone della movida dove sempre più spesso si verificano episodi di violenza, ma anche prevenzione ed educazione alla...

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Sorveglianza del territorio più accurata, specialmente nelle zone della movida dove sempre più spesso si verificano episodi di violenza, ma anche prevenzione ed educazione alla legalità. Queste le priorità emerse durante la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che ha affrontato, nei giorni scorsi, il tema della criminalità dopo due episodi molto gravi: l'omicidio del 17enne di Formia coinvolto in una rissa e il video pubblicato su Youtube a sostegno dei clan criminali di Latina.

Due episodi molto diversi tra loro, il primo maturato dopo un incontro occasionale, un litigio per futili motivi culminato in uno scontro fisico costato la vita a Romeo Bondanese, 17enne formiano, colpito a coltellate. Il video, invece, diffuso con la volontà di lanciare un messaggio ben preciso, una sfida alle istituzioni con l'esaltazione della criminalità locale attraverso parole, gesti e riferimenti espliciti.
Il Prefetto di Latina, Maurizio Falco, si è dimostrato particolarmente sensibile al tema della violenza giovanile che in questi ultimi mesi sta toccando livelli preoccupanti, con una serie di episodi che meritano approfondimento e riflessione a ogni livello. Sul tema c'è stato anche l'intervento del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, che durante l'ultimo question time, riferendosi al video, ha spiegato che, dopo l'attivazione della polizia postale, il filmato è stato rimosso dal gestore della piattaforma Youtube e dunque non su iniziativa degli stessi autori. Lamorgese ha poi sottolineato l'importanza di non limitarsi alla repressione di questi fenomeni, seppur necessaria, ma di investire anche sulla prevenzione attraverso percorsi che coinvolgano famiglia, scuola e istituzioni locali in un dialogo che va costantemente favorito.

Durante la riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza è stato inoltre ribadita la necessità di implementare la videosorveglianza nelle aree più a rischio, non solo per contrastare furti e rapine, ma anche per arginare la sempre più pericolosa violenza dei luoghi di aggregazione.
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Il Messaggero