Violentata e perseguitata dall'ex fidanzato di 16 anni

Misura cautelare per il giovane, suo compagno di scuola, della permanenza in casa. La denuncia delle insegnanti

Violentata e perseguitata dall'ex fidanzato di 16 anni
Una storia terribile, inquietante, in particolar modo per la giovane età dei due protagonisti. Un ragazzo di 16 anni del Sud pontino è accusato di aver adescato una...

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Una storia terribile, inquietante, in particolar modo per la giovane età dei due protagonisti. Un ragazzo di 16 anni del Sud pontino è accusato di aver adescato una ragazzina della stessa età, di averla plagiata e di averla sottoposta a violenze fisiche e psicologiche, tanto da portarla ad uno stato di profonda sofferenza.

Nei confronti del giovane è scattata la misura cautelare della permanenza in casa emessa dal Tribunale per i minorenni di Roma, in quanto ritenuto responsabile non solo di atti persecutori ma anche di violenza sessuale. I due ragazzi, entrambi residenti nello stesso centro nel sud della provincia, frequentano lo stesso istituto superiore e proprio il contesto scolastico, i due giovani frequentano classi diverse, ha fornito il palcoscenico per una vicenda agghiacciante di atti persecutori e violenza. Le circostanze emergono dalla relazione tra i due, iniziata nel 2021 e terminata a settembre 2023. Il giovane, però, non accetta la fine della relazione e inizia a manifestare comportamenti sempre più controllanti e pericolosi: impediva alla ragazza di frequentare le amiche e di uscire da sola, instaurando un clima di paura che si estendeva anche al mondo virtuale con minacce su WhatsApp.

LA RICOSTRUZIONE

La situazione ha raggiunto un punto critico quando le docenti dell'istituto, avvertendo la gravità degli eventi, hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri, informando di quanto stava accadendo alla loro studentessa, il cui profitto scolastico ne stava risentendo in maniera evidente.

La ragazza è stata ascoltata in audizione protetta, affiancata da una psicologa per affrontare la delicata situazione. È seguito anche il confronto con il giovane, il quale è stato sottoposto a interrogatorio, affiancato dal padre. Gli sviluppi dell'inchiesta hanno portato all'applicazione del codice rosso, data l'estrema gravità della vicenda.
La giovane ha dichiarato di aver vissuto anche un rapporto sessuale non consenziente, aggiungendo ulteriori dettagli scioccanti alla vicenda. È emerso che il ragazzo proviene da una famiglia fragile e da un ambiente non facile, elementi che potrebbero contribuire a comprendere la complessità dietro il suo comportamento disturbato. Tuttavia, questo non giustifica in alcun modo le azioni commesse e sottolinea l'importanza di affrontare il problema della violenza giovanile da diverse prospettive, inclusa quella sociale.

LA MISURA CAUTELARE

Per il sedicenne è scattato un ordine di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa emessa dal Tribunale per i minorenni di Roma per il reato di atti persecutori e di violenza sessuale.

Il provvedimento, spiegano gli inquirenti che hanno effettuato in queste settimane accurate indagini, è una delle misure cautelari previste nei confronti di minori che commettono questo genere di delitti con l'obiettivo di prevenire crimini più violenti, crimini che - documentano le statistiche e le cronache in maniera impietosa - sono attualmente in crescita nei confronti delle donne, purtroppo anche delle minorenni.
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Il Messaggero