Vincitori di lotterie: «Ho deciso di non cambiare vita: il milione l’ho dato a mia figlia»

Vincitori di lotterie: «Ho deciso di non cambiare vita: il milione l’ho dato a mia figlia»
I ragazzi che escono dalla discoteca, alle prime ore del mattino, parlando tra loro di un biglietto milionario, venduto proprio in città. Il pensiero che corre a quello...

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I ragazzi che escono dalla discoteca, alle prime ore del mattino, parlando tra loro di un biglietto milionario, venduto proprio in città. Il pensiero che corre a quello acquistato quattro giorni prima e la curiosità di verificare i numeri, che ha voluto gli fossero letti lentamente, uno per uno, per scherzare o forse per gustare il momento.


EMOZIONE
Biagio Vigna, 60 anni, originario di Lecce ma residente a Pinerolo, nel torinese, dalla metà degli anni Settanta quando vi è stato inviato da militare, di mestiere fa il parcheggiatore. Il 7 gennaio scorso ha scoperto di aver vinto un milione di euro alla lotteria. «Ancora un po’ e mi prendeva un infarto», ha commentato, ricordando l’emozione. E al Pronto Soccorso, in effetti, è stato portato per il batticuore. Poi ha festeggiato con tutti, amici e conoscenti, offrendo da bere a chiunque incontrasse per condividere la gioia. Non ha pensato neppure per un istante di mantenere il segreto, appassionato al gioco, conosceva già il sapore di vincite, anche importanti.

Dopo l’entusiasmo, la decisione: «Sono troppi soldi per me, non li voglio». Aveva comprato il biglietto come regalo per la figlia Francesca, così le dona direttamente la vincita, perché, dice che lui la sua vita l’ha fatta, ora tocca a lei che è giovane. Per la precisione, le consegna 880mila euro, perché, sottolinea, «120mila euro li ho dati allo Stato». Dopo qualche difficoltà e spesa – per portare il biglietto a Roma si è affidato a un’agenzia di trasporto valori, anche questa una decisione presa dalla ragazza per maggior sicurezza – ha passato a Francesca la gestione dell’intera somma, sin dal riscatto della cifra.

La vita di Biagio Vigna, nel frattempo, è cambiata ma soltanto in termini di notorietà. Tanti lo salutano, tutti si complimentano ancora a mesi di distanza, molti lo cercano, vogliono conoscerlo.

NOTORIETÀ
Lui si diverte, saluta tutti, ogni tanto torna a raccontare la storia a chi gliela chiede, ma continua a fare il parcheggiatore davanti a locali e discoteche e, fino a qualche giorno fa, andava in giro per la città sul suo vecchio furgone, che ha circa dodici anni, che usa spesso pure come “pannello pubblicitario” ambulante per aziende e clienti vari. Il 6 aprile, però, il furgone gli è stato sequestrato perché privo di assicurazione e non in regola con la revisione. Le telecamere hanno ripreso la targa del veicolo mentre era parcheggiato proprio davanti alla ricevitoria in cui aveva comprato il biglietto vincente.


Uno scherzo del destino, visto che per Biagio, il furgone era una sorta di tesoro oltre ad essere il suo strumento di lavoro. Nessuna preoccupazione comunque. Il parcheggiatore milionario, ma concretamente senza vincita, ha annunciato che chiederà un prestito alla figlia, lei sì milionaria, per comprare un’auto. Basta furgoni, dice, vuole andare in pensione. La pensione del padre era stata il primo pensiero di Francesca quando aveva saputo della somma. Gestendola, ha affermato che provvederà lei a comprare una casa per l’uomo e che la cifra rappresenterà, appunto, la sua pensione. Intanto Biagio si gode il ricordo dell’emozione e le nuove amicizie fatte, senza alcun rimpianto e senza il desiderio di fare spese folli. Felice. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero