Viaggi di nozze fantasma, coppie truffate

Viaggi di nozze fantasma, coppie truffate
Hanno intascato il denaro versato da decine di clienti senza però organizzare i viaggi di nozze ai quali le somme erano destinate. Ha preso il via ieri mattina il processo...

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Hanno intascato il denaro versato da decine di clienti senza però organizzare i viaggi di nozze ai quali le somme erano destinate. Ha preso il via ieri mattina il processo a carico dei titolari di un'agenzia di viaggi del capoluogo pontino chiamati a rispondere di truffa.


Davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina Daniela Puccinelli sono comparsi Roberto e Alessandro Gaetani e Giovanna Caffarotti, coinvolti in una indagine della procura della repubblica che ha preso il via nel 2016 in seguito ad una prima denuncia alla quale con il tempo se ne sono aggiunte molte altre: i truffati avevano in comune l'essersi affidati ad una agenzia con sede in via Ezio all'angolo con corso Matteotti per organizzare i propri viaggi, alcuni di nozze, che però si era rivelata un bluff.
Molte coppie che erano partite in viaggio di nozze alla fine si sono ritrovate di fatto a piedi, alle prese con un viaggio fantasma. In effetti gli investigatori oltre a raccogliere decine di segnalazioni avevano anche scoperto che l'attività, aperta nel 2014, aveva chiuso i battenti nel 2017 ma che il titolare Roberto Gaetani - in qualche modo continuava a lavorare privatamente continuando quindi a truffare altre persone. Tra i casi oggetto dell'inchiesta ci sono un viaggio di nozze per una coppia del capoluogo pontino che all'arrivo in aeroporto per raggiungere una meta turistica in Oriente non ha trovato il volo e alla fine si è dovuta arrangiare in un altro modo ma anche alcune vacanze in un villaggio turistico di Marina di Sorso in Sardegna, anch'esse svanite nel nulla e una settimana bianca prenotata in una località sciistica dove però la cliente, appena arrivata, ha scoperto che non c'era alcun albergo fissato a suo nome. In media ogni coppia aveva versato per il proprio viaggio circa 2mila euro e la somma complessiva della quale gli agenti di viaggi si sarebbero appropriati ammonta a circa 70mila euro.
Messe insieme decine di denunce analoghe gli investigatori hanno chiuso il cerchio e chiesto il rinvio a giudizio dei tre non soltanto di Roberto Gaetani ma anche del fratello Alessandro e di Giovanna Caffarotti che lavoravano nell'agenzia.

Nell'udienza di ieri mattina, la prima, ci sono state le costituzioni di parte civile delle vittime della truffa, una quarantina, che chiedono di essere risarcite per il danno morale e materiale subìto per il comportamento dei tre imputati, assistito dall'avvocato Giampiero Cevrain. Poi il giudice Puccinelli ha aggiornato il processo all'8 luglio prossimo quando inizierà il vero e proprio dibattimento in aula. 
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Il Messaggero