Ergastolo, confronto a Ventotene con la ministra Cartabia

Ergastolo, confronto a Ventotene con la ministra Cartabia
 È giunta ieri pomeriggio sull'isola la ministra della giustizia Marta Cartabia. A ricevere la Guardasigilli la Commissaria del Governo per il recupero dell'ex...

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 È giunta ieri pomeriggio sull'isola la ministra della giustizia Marta Cartabia. A ricevere la Guardasigilli la Commissaria del Governo per il recupero dell'ex carcere borbonico di Santo Stefano, Silvia Costa, Domenico Malingieri già vicesindaco del Comune di Ventotene il consigliere comunale Aurelio Matrone, il presidente dell'Associazione Per Santo Stefano in Ventotene Onlus, Guido Garavoglia e le autorità militari dell'isola.

Il ministro parteciperà nella giornata di oggi, 26 giugno, all'incontro «L'esperienza di Eugenio Perucatti a Santo Stefano: tra passato e presente», organizzato in occasione della presentazione del volume «Perché la pena dell'ergastolo deve essere attenuata». Interverranno, oltre alla Ministra e alla Commissaria, anche Luca Pietromarchi (Rettore dell'Università degli studi di RomaTre), Gerardo Santomauro (Sindaco di Ventotene), Carmelo Cantone (provveditore dell'amministrazione penitenziaria Lazio, Abruzzo e Molise), Lucia Castellano (Dirigente generale per l'esecuzione penale esterna e la messa alla prova), Manfredi Merluzzi (direttore del Dipartimento studi umanistici di RomaTre), Marco Ruotolo (prorettore con delega per i rapporti con le scuole, società e istituzioni di RomaTre) e Anthony Santilli (responsabile dell'archivio storico di Ventotene e Santo Stefano).

Nel corso della giornata verrà presentato il progetto per la realizzazione presso l'isola di Santo Stefano di un Centro internazionale di ricerca sulla pena. Il progetto potrebbe vedere la luce già in autunno, coinvolgendo il più possibile i giovani e prevedendo anche residenze per studenti stranieri. Scopo del Centro sarà quello di promuovere la ricerca e la formazione, in una dimensione internazionale, sui temi connessi all'esecuzione penale, privilegiando gli aspetti costituzionalistici e contribuendo alla valorizzazione dei luoghi della memoria carceraria, che hanno segnato la storia della penalità. Particolare attenzione sarà dedicata all'analisi delle concrete modalità di gestione dell'esecuzione penale e alle pratiche inclusive nella prospettiva del reinserimento sociale, anche con studi sulle loro conseguenze rispetto alla riduzione del rischio di ricaduta nel reato del singolo condannato.
Giu.Ma.
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Il Messaggero