Operazione anti racket: dieci arresti In mano agli strozzini anche Baldini

Ottenere prestiti tra i 2 e i 4mila euro era facile ma riuscire a ripagare il debito diventava impossibile. Sgominati dalla Squadra Mobile tre gruppi di usurai che operavano a...

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Ottenere prestiti tra i 2 e i 4mila euro era facile ma riuscire a ripagare il debito diventava impossibile. Sgominati dalla Squadra Mobile tre gruppi di usurai che operavano a Roma, nelle zone di Montesacro e Centocelle, Tivoli e Anzio. Sono 10 le persone arrestate, tra i 27 e i 65 anni, di cui 5 in carcere e 5 ai domiciliari. Altre 5 risultano indagate fra cui un uomo con legami familiari con la Ndrangheta. Le accuse sono estorsione, associazione a delinquere finalizzata all'usura e all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria e lesioni personali aggravate. Gli arrestati, tra il 2017 e il 2018, hanno prestato denaro a interessi usurari - tra il 10 e il 20% settimanale - a chi si rivolgeva a loro e poi per il recupero dei soldi utilizzavano violenze e minacce. Quando non si riusciva a pagare la rata inoltre, scattava una multa pari al 20% per ogni ritardo settimanale nei pagamenti.


Le vittime, almeno una quindicina fra commercianti, imprenditori e disoccupati, erano talmente impaurite da non denunciare nulla alle forze dell'ordine: l'operazione infatti è scattata solo grazie alle indagini condotte dalla polizia. In un caso, una vittima di usura è stata pestata di botte finendo ricoverato in ospedale con una prognosi di 30 giorni.  I tre diversi gruppi erano organizzati in modo autonomo e ognuno degli arrestati aveva il proprio ruolo, da chi gestiva la contabilità e i rapporti a chi si occupava del recupero crediti. Il trait d'union che ha portato gli investigatori a scoprire i tre diversi gruppi era un pensionato, che per ripagare un debito passato aveva iniziato a procacciare nuovi clienti per le organizzazioni ottenendo in cambio una percentuale del 2%.

Usura a Roma, 10 arresti. Marco Baldini tra le vittime, interessi del 20% a settimana
 



LE INTERCETTAZIONI

C'è anche il conduttore radiofonico Marco Baldini tra le vittime dell'organizzazione criminale. È emerso dall'ordinanza di custodia cautelare del gip Alessandra Boffi. L'ex dj, storica spalla di Rosario Fiorello, sentito dalla polizia il 5 aprile dello scorso anno, in un'intercettazione dell'agosto 2017 chiedeva più tempo per pagare la rata del debito e rassicurava il suo strozzino. «Io ti dico,se dopo il 21 agosto torno a Milano, mi fanno il bonifico, il 22 o 23 io li ho. Io sarei in grado di poterteli dare, penso 2.200 ma anche se non sono 2, tipo 3000 toh!, cioè 2500-3000 sicuri... quelli ce l'ho sicuri!». Davanti alle perplessità espresse dal suo aguzzino: «Marco, poi finiamo come sempre», Baldini assicura ancora: «No, no, non ci accumuliamo, è solo perché c'è agosto di mezzo, io calcola che parto da zero». L'usuraio quindi gli concede più tempo: «Come dici tu, al 21 o 22, eh... ho qualche difficoltà ma lo devo fa... se non ce l'hai non ce l'hai. Che devo fa?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero