Urbanistica, l'ora di Remigio Coco

Urbanistica, l'ora di Remigio Coco
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COMUNE
Priorità alla risoluzione dei Piani particolareggiati (Ppe) annullati sei anni fa, e alla ristrutturazione degli uffici di settore. Così si è presentato ieri il nuovo assessore all'Urbanistica del Comune di Latina, l'architetto Remigio Coco, per 21 anni presidente dell'Ordine professionale. Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, ha scelto lui per coprire una delle due caselle ancora vacanti nella sua giunta. «È una persona perbene e questo per me è un valore», ha spiegato Coletta ieri nel corso della presentazione di Coco alla stampa, aggiungendo anche che «è una persona di grande esperienza e competenza. L'Urbanistica è un settore di indubbia importanza per l'attività amministrativa». Quella all'Urbanistica era una delle deleghe rimaste in sospeso dopo la presentazione della giunta, che il sindaco aveva tenuto per sé, in attesa di ipotetiche scelte, da parte di formazioni politiche o di singoli esponenti del centrodestra, di entrare direttamente tra gli assessori, cosa poi non avvenuta.

PRIORITA'
Relativamente ai primi temi di settore da affrontare, Coletta ha ricordato che sull'annullamento dei Ppe e la loro riscrittura, «ora c'è l'Ufficio di Piano che li sta valutando» e poi ha citato «la rigenerazione urbana, che ha preso piede dal punto di vista amministrativo e politico; occorre anche migliorare la situazione di lavoro interno, con riferimento ai servizi da fornire all'utenza, e anche alle progettazioni per ottenere i fondi Pnrr: con gli altri Comuni stiamo lavorando per ottenere maggiori risorse». «Non sarà un compito facile - ha esordito Coco - ma ce la metteremo tutta. Quando ti chiedono di dare una mano, e per 40 anni sei stato dall'altra parte, lamentando anche le cose che non funzionavano nel rapporto tra tecnici e amministrazione, non puoi tirarti indietro. Non mi sono mai occupato di politica attiva, ma mi sono sempre occupato di materia urbanistica».
GLI STRUMENTI
Relativamente ai Ppe, ha osservato che «la legge urbanistica risale al 1942 e ha un concetto di standard urbanistici di tipo quantitativo, ma non è più possibile pianificare le città con standard quantitativi, per questo i Ppe sono stati annullati, oggi occorre ragionare in termini qualitativi». Il suo primo atto, ha annunciato, «sarà incontrare tutti i dirigenti dei vari uffici afferenti all'Urbanistica, per vedere lo stato dell'arte e redistribuire i carichi di lavoro nei vari uffici. Sarà una ricognizione generale, dall'ufficio di Piano all'ufficio Condono all'ufficio Erp, per vedere tutte le criticità».
DELEGHE

Il sindaco Coletta ha poi accennato all'ultima casella rimasta libera in giunta: «Ora restano ancora alcune deleghe da assegnare, in parte rimarranno di mia competenza, ma ormai la Giunta si può dire che è definita», non escludendo «aggiustamenti nelle deleghe». «Ho avuto bisogno di capire - ha aggiunto - ogni singolo assessore che capacità avesse di calarsi nella propria realtà, ma ho constatato che la loro operatività è stata sin da subito massima». Alla domanda sulla situazione in Consiglio e nelle commissioni (tuttora da definire) Coletta ha risposto che «io sono sempre garante di un equilibrio in Consiglio, ma voglio sempre invitare tutte le forze politiche ad avere senso di responsabilità: è un momento troppo importante. Se la maggiorana si allargasse? Sarebbe cosa gradita», ha concluso.
Andrea Apruzzese
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Il Messaggero