Un altro sopralluogo dei carabinieri del Ros nel bunker di Bardellino

Un altro sopralluogo dei carabinieri del Ros nel bunker di Bardellino
Il nucleo investigativo dei carabinieri di Latina, insieme ai Ros di Roma e alla compagnia di Formia, ha effettuato un nuovo sopralluogo all'interno del covo-bunker che...

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Il nucleo investigativo dei carabinieri di Latina, insieme ai Ros di Roma e alla compagnia di Formia, ha effettuato un nuovo sopralluogo all'interno del covo-bunker che sarebbe stato utilizzato dal boss Antonio Bardellino.

La presenza dei militari dell'Arma venerdì mattina, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Roma e Napoli, è stata finalizzata ad approfondire la struttura del bunker, situato all'interno di un villino all'interno del Villaggio del Sole. L'obiettivo principale di questa operazione era verificare se ci fossero altre intercapedini o aree nascoste all'interno del bunker.

Un blitz che segue di quello avvenuto lo scorso 7 settembre, quando la polizia scientifica di Roma, insieme a membri della Dia di Napoli, carabinieri Ros e nucleo investigativo, squadra mobile di Latina e commissariato di Gaeta, aveva condotto una serie di accertamenti tecnici nell'appartamento sito al civico 7 di Via dei Pini. Le verifiche sono proseguite per individuare ed isolare eventuali tracce biologiche di Antonio Bardellino, che sinora era stato considerato vittima di un agguato di camorra l'ha sentenziato anche la sentenza del processo "Spartacus" compiuto da Mario Iovine nel lontano 1988 in Brasile. Il ritorno venerdì dei carabinieri all'interno del Villaggio del Sole di Formia le cui analisi saranno oggetto di verifica in laboratorio non vuole escludere il contrario e, cioè, che Antonio Bardellino si sarebbe rifugiato in questo covo bunker nei momenti in cui almeno fino al 2018, anno in cui sarebbe morto a 73 anni tornava nel sud pontino per incontrare i fratelli Ernesto e Silvio e i nipoti.
Durante il sopralluogo precedente, gli investigatori sono stati accolti dal nipote dell'attuale proprietario dell'immobile, l'81enne italo-americano Vito Iacopino che ha dichiarato di occuparsi generalmente delle spese condominiali dell'edificio. Iacopino è indagato per favoreggiamento con l'aggravante mafiosa.

Il nuovo filone di indagine è nato nel corso dell'inchiesta sull'agguato a Gustavo Bardellino, avvenuto il 15 febbraio 2022 presso l'autosalone Buonerba, per il quale sono indagati per tentato omicidio Luigi Diana e Giovanni Lubello.
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Il Messaggero