Turismo e disabilità, in città ci sono 24 luoghi quasi o del tutto inaccessibili

Turismo e disabilità, in città ci sono 24 luoghi quasi o del tutto inaccessibili
CHE CITTÀ FA Su una lista di 58 siti turistici, ce ne sono 24 che...

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CHE CITTÀ FA

Su una lista di 58 siti turistici, ce ne sono 24 che risultano parzialmente o del tutto inaccessibili (10 quest'ultimi) per chi ha disabilità motorie. Un dato che presto potrebbe cominciare a cambiare in meglio perché proprio in questi giorni il Comune si sta muovendo, in sinergia con l'associazione Bandiera Lilla (un progetto nato nel 2012 per favorire il turismo da parte di persone con disabilità) per avere un supporto sia in termini di finanziamento che di governance sulle azioni da realizzare per rendere la città ancora più inclusiva. L'ha promesso ieri in commissione Cultura l'assessore Gabriele Giottoli, che ha la delega al Turismo, in occasione della discussione di due ordini del giorno sui temi della disabilità. Il primo, con la proposta di impulso al processo di costituzione di una città inclusiva e accessibile a tutti e per l'attuazione di uno spazio di partecipazione e dialogo strutturato con le persone con disabilità e loro associazioni, messo sul piatto dai gruppi Idee Persone Perugia, Pd, Rete Civica Giubilei. L'altro, presentato dal M5s, sulla tutela dei diritti delle persone con disabilità. Servizi digitali e turismo sono entrati a pieno nel dibattito e su questo Giottoli ha spiegato che l'ente lavora ad una svolta per adeguare quanto più possibile quei luoghi che sulla mappa risultano ancora come poco e del tutto inaccessibili per i disabili. Tutti sono indicati nel portale del Comune. Tra quelli con la spunta rossa figurano la chiesa di Sant'Ercolano, l'Ipogeo di San Manno, il convento San Francesco al Monte, la chiesa di Sant'Agata, gli oratori di San Bernardino e di Sant'Andrea, la chiesa del Gesù e gli oratori delle Congregazioni dei Nobili, degli Artisti e dei Coloni, la sala della Vaccara, il museo del Gioco e del giocattolo, il museo delle Acque con i Conservoni, il pozzo Etrusco. Tornando alle richieste dei gruppi, con il primo atto i consiglieri di centrosinistra hanno chiesto di ridefinire e attivare quanto prima uno spazio strutturato di partecipazione e confronto con le persone con disabilità e loro associazioni, valutando la possibilità di adottare il modello di tavolo per le politiche sulla disabilità, recentemente istituito a livello di area sociale presso il Comune di Terni e in fase di attivazione in altre zone sociali. Dalle fila del M5s è stato chiesto di promuovere e sostenere attività per prevenire le condizioni di emarginazione del soggetto disabile, elaborando un piano di interventi per favorire, tra l'altro, l'integrazione scolastica e socio-lavorativa oltre che la mobilità. Riguardo il turismo, sono interventi i rappresentanti di Aila che hanno chiesto di poter utilizzare la tassa di soggiorno per azioni finalizzate al miglioramento dell'accessibilità turistica per le persone disabili, invitando a far si che anche le strutture ricettive locali si rendano più accessibili.

Riccardo Gasperini
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Il Messaggero