Tre morti per Covid in un giorno

Tre morti per Covid in un giorno
LA SITUAZIONECalano i contagi in provincia, rispetto ai 95 registrati domenica e ai 100 di qualche giorno prima. A fronte di un numero largamente inferiore di tamponi processati...

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LA SITUAZIONE
Calano i contagi in provincia, rispetto ai 95 registrati domenica e ai 100 di qualche giorno prima. A fronte di un numero largamente inferiore di tamponi processati (poco più di 200) i nuovi casi riportati nel bollettino dell'azienda sanitaria sono 35, con un numero più elevato che questa volta arriva dalla città capoluogo. Latina infatti ha accertato 13 positività, otto il comune di Cisterna, quattro Aprilia, tre Pontinia, due Priverno e altrettanti Sonnino, uno solo infine a Cori, Formia e Rocca Massima. Il dato drammatico di ieri è legato però ai decessi: ben tre in altrettanti comuni del territorio. Si tratta in particolare di un uomo di 78 anni che era residente ad Aprilia, di una donna di 95 di Latina con diverse patologie cardiache e polmonari e di un 81enne originario di Rocca Massima, con alcune comorbidità che hanno aggravato il quadro clinico. A quanto risulta, i due uomini erano stati vaccinati con doppia dose nei tempi dovuti rispetto alle loro fasce di età, mentre la paziente più anziana non era stata sottoposta ad alcuna vaccinazione. Con tre decessi nell'arco di appena 24 ore salgono a cinque totali le vittime del Covid nei primi otto giorni di novembre (quattro negli ultimi due giorni), mentre il dato complessivo schizza a 654 morti da inizio pandemia in provincia.

I RICOVERI
Il bollettino segnala inoltre tre nuovi ricoveri, per un totale di 12 dall'inizio del mese solo nell'ospedale Goretti, mentre non si registrano nuove guarigioni e calano a 867 le dosi di vaccino somministrate nelle ultime 24 ore. Fra i comuni pontini i casi sono già quasi 400 dall'inizio del mese. Il rialzo dei contagi, che sta interessando l'intero Lazio, riaccende inevitabilmente l'allarme sulla pandemia e i posti letto dedicati al covid all'ospedale Goretti cominciano a scarseggiare tanto da rendere necessari sempre più spesso trasferimenti verso altri nosocomi della rete regionale. A tenere il Lazio ancora sotto la soglia di allarme è però proprio la percentuale di occupazione dei posti letto, che secondo i dati di Agenas aggiornati al 7 novembre, è attualmente al 6% per le terapie intensive e all'8% in area medica.

I pazienti che hanno bisogno di cure ospedaliere però aumentano giorno dopo giorno di pari passo alla crescita delle positività. Nei reparti ordinari degli ospedali del Lazio sono 510 i ricoverati, 28 in più nelle scorse 24 ore, mentre arrivano a 61 le terapie intensive occupate dai contagiati. Nella giornata di ieri, a fronte di meno di 28mila test tra molecolari e antigenici, i nuovi casi nella regione sono stati 449 e ben 12 i decessi. Come sottolineato dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato e nei giorni scorsi anche dalla direttrice della Asl di Latina Silvia Cavalli è necessario sempre di più puntare sulla vaccinazioni e sulle terze dosi. Domenica 7 novembre le somministrazioni sono aumentate del 22% rispetto allo stesso giorno della settimana precedente e in prevalenza si tratta proprio di dosi booster. Già 300mila quelle effettuate.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero