Todi, altri lavori di restauro per le cisterne romane

Todi, altri lavori di restauro per le cisterne romane
IL CANTIERETODI Quella che viene definita la città invisibile, un vero e proprio tesoro archeologico sotterraneo, con oltre 5 chilometri di cunicoli e gallerie, più di 30...

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IL CANTIERE
TODI Quella che viene definita la città invisibile, un vero e proprio tesoro archeologico sotterraneo, con oltre 5 chilometri di cunicoli e gallerie, più di 30 cisterne, preromane, romane e medievali, 500 pozzi di varie epoche, sta nel sottosuolo di Todi. Le più note e importanti sono le 24 cisterne a pianta rettangolare (altezza intorno agli 8 metri, base 3,50), realizzate in opus caementicium, divise in due blocchi di 12, risalenti al I secolo avanti Cristo, che stavano ad una profondità di circa 2 metri sotto le pietre dell'antico foro da più di duemila anni, e oggi di Piazza del Popolo. Furono progettate da un sapiente architetto romano per creare uno spazio piano sulla sella che univa i due colli Apentino e Nidoli. Furono utili, per secoli, negli assedi per la grande quantità di acqua che potevano contenere. Già aperte parzialmente al pubblico dei visitatori, ora saranno interessate da nuovi lavori di restauro con fruizione di nuovi spazi. Ad annunciare l'aggiudicazione dei lavori l'assessore ai lavori pubblici Moreno Primieri: «Con l'intervento che sta iniziando intendiamo completare una importante operazione di restauro e di recupero per consentire la visita di quattro ambienti della cisterna del lato ovest di Piazza del Popolo». Sono previsti pannelli informativi, il rivestimento della scala di ingresso con lastre sottili di acciaio corten e un nuovo impianto illuminante lineare a scomparsa che dà il risultato di un oggetto architettonico semplice e continuo che meglio si adatta al luogo antico ed austero, l'installazione di un impianto audio. Inoltre una sorta di piccolo museo dove esporre una serie di opere di arte contemporanea.

Luigi Foglietti
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Il Messaggero