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Uno scontro violentissimo, che non ha lasciato scampo a nessuno dei due conducenti. Roberto Serafini, di Velletri ma residente a Cisterna di Latina, e Alessandro Robibaro di Sezze, sono morti sul colpo nell'incidente che si è verificato ieri mattina presto sulla statale 156 dei Monti Lepini, all'altezza di Priverno. Erano circa le 6:30 quando i due mezzi si sono scontrati. I due autotrasportatori avevano ripreso i loro turni dopo la pausa natalizia e purtroppo non torneranno più a casa dalle loro famiglie perché il loro tragitto è finito in tragedia.
I mezzi coinvolti nel violento scontro sono un furgoncino per il trasporto del latte e un autoarticolato che trasportava un piccolo escavatore sul rimorchio. Quando i soccorritori sono arrivati sul luogo dell'incidente, sembrava una scena di guerra. Pezzi di mezzi ovunque e purtroppo anche le vittime, di cui una sbalzata fuori dall'abitacolo, per le quali davvero non si è potuto far nulla perché erano morte subito in seguito all'impatto.
Entrambi i veicoli percorrevano la Monti Lepini, ma nei due sensi. L'impatto infatti è avvenuto in maniera frontale. Al vaglio dei carabinieri la dinamica dell'incidente: quel che si sa dalle prime informazioni, è che forse il furgoncino ha iniziato un sorpasso senza riuscire a rientrare in tempo, i due mezzi si sono toccati e il camion con rimorchio è finito fuori strada precipitando nel fossato.
Una dinamica ancora da confermare e su questo potrà essere utile il passeggero del mezzo pesante che ieri era stato trasferito in ospedale in codice rosso per dinamica ma che alla fine è stato dimesso: è è uscito incredibilmente illeso dallo schianto.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i vigili del fuoco con la squadra del distaccamento di Terracina e, successivamente, anche con una autogru per la rimozione dell'autoarticolato.
La strada Monti Lepini ieri mattina è rimasta a lungo chiusa per consentire i rilievi da parte delle forze dell'ordine e per la rimozione dei mezzi coinvolti nel tragico incidente: il tir nel fossato a bordo strada e il furgoncino distrutto nella parte anteriore vicino al guard rail; necessaria anche la pulizia della strada dai numerosi detriti che hanno invaso la carreggiata e che essi stessi potevano costituire un pericolo con la riapertura dell'arteria. L'intero tratto nei pressi del chilometro 24,500 è rimasto chiuso per più di tre ore, ed il traffico è stato canalizzato nelle strade vicine.
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Il Messaggero