Tari, si muovono i consumatori «Con le nuove bollette tanti disagi»

Tari, si muovono i consumatori «Con le nuove bollette tanti disagi»
I NOSTRI SOLDIIl caso sollevato dal Messaggero dopo le segnalazioni di alcuni utenti sui nuovi sistemi di pagamenti delle bollette ...

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Il caso sollevato dal Messaggero dopo le segnalazioni di alcuni utenti sui nuovi sistemi di pagamenti delle bollette

della Tari ritenuti complicati (piattaforma PagoPa) con difficoltà, soprattutto, ad accedere al tradizionale F24, ha fatto breccia anche tra le associazioni dei consumatori. Si muove Adiconsum con il presidente regionale, Francesco Ferroni, «Anche a noi- dice Ferroni-sono arrivate segnalazioni di un metodo di pagamento che è, in parte, cambiato. Una situazione, da quello che abbiamo accertato, che oltre ad avere costi, crea difficoltà soprattutto agli utenti più anziani. Credo che siamo arrivati a un assurdo mai visto: diventa difficile anche pagare. Tra l'altro il Comune versa 140mila euro a Gesenu per il servizio di riscossione. Ma il Comune è a conoscenza come avviene la riscossione e dei disagi che stanno provocando le nuove bollette?». Adiconsum vuol capire, chiama in causa Gesenu e Comune e rilancia le difficoltà a rapportarsi con la Spa dei rifiuti ogni volta che c'è da trovare una soluzione i favorire dei contribuenti.
Tutto finito con la protesta di Adiconsum? Macché. C'è anche chi si è trovato la sorpresa di una bolletta con un importo da pagare superiore rispetto a quello del 2020. «E non me lo spiegano- dice un utente -contribuente che abita a ridosso del centro, a meno che non mi sia stato addebitato il 20 per cento dell'importo dello scorso anno che nel decreto rilancio doveva essere tagliato. Possibile? Sia come sia mi ritrovo- continua il cittadino che ha chiamato in redazione- un importo che è di 436 euro a fronte di una importo per il 2020 che era di 342. E, naturalmente, non ho cambiato casa né sono aumentati i componenti del mio nucleo familiare. Chiederà a Gesenu di capire come mai questa discrepanza rispetto all'annuncio di importo delle fatture immutate rispetto all'anno scorso in attesa di un eventuale conguaglio per il 2022. È logico che se non mi verrà rivista la bolletta l'ultima rata la taglierò in autotutela. E se non dovesse bastare sono pronto anche ad andare dal giudice per dimostrare le mie ragioni che la società che fa da esattrice al posto del Comune, ha sbagliata i mie conti». Giusto per dire la tensione che si respira quando nelle case arrivano le bollette dei rifiuti. E in questi giorni, visto l'imminente scadenza di fine mese, ne sono arrivate 85mila. Tante sono le utenze tra domestiche e non domestiche che Gesenu gestisce per conto del Comune di Perugia.

Luca Benedetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero