Tamberi e Jacobs, oro da sogno costruito al Coni di Formia

L'atletica italiana è tornata a fare la voce grossa in una domenica che resterà epica grazie alle due storiche medaglie d'oro alle Olimpiadi di Tokyo di...

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L'atletica italiana è tornata a fare la voce grossa in una domenica che resterà epica grazie alle due storiche medaglie d'oro alle Olimpiadi di Tokyo di Marcell Jacobs nei 100 metri con il record europeo di 9.80 e di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, con 2,37, a pari merito con il qatarino Mutaz Barshim. Una doppia impresa nata, costruita e rifinita anche durante l'ultimo raduno pre-Tokio al Centro di preparazione olimpica Bruno Zauli di Formia, la casa dello sport diretta da gennaio 2014 dall'ex canottiere Davide Tizzano, che sa cosa significa vincere ai Giochi a cinque cerchi: doppietta a Seul '88 nel quattro di coppia e ad Atlanta '96 nel doppio con Agostino Abbagnale.


Ora è a Tokorozawa, alla Waseda University, nella prefettura di Saitama, a dirigere il campus del Team Italia che ospita il nuoto, il fondo, la lotta, il golf, il triathlon, la scherma e l'atletica leggera, la disciplina regina che nella città tirrenica ha lanciato personaggi cult come Pietro Mennea e Sara Simeoni, che vinsero l'oro a Mosca 80 nei 200 metri e nell'alto. «A distanza di 41 anni è accaduto qualcosa di indescrivibile - confessa Tizzano - Ho seguito da vicino la preparazione soprattutto di Tamberi, che ha fatto dei lunghi periodi di allenamento a Formia eleggendola la sua sede di ritiro. Poi è stato con me due settimane a Tokorozawa insieme a Jacobs. Hanno trovato un ambiente ottimale, molto sereno, eravamo fiduciosi. Un ruolo fondamentale lo ha giocato anche la cucina grazie al nostro chef Giovanni Vallario. Sono due ragazzi esemplari e fa piacere che una parte di Formia sia stata grande protagonista in Giappone». Il retroscena? Il papà e coach di Gimbo, Marco, l'ex primatista italiano dell'alto, ha mandato subito dopo la vittoria del figlio un messaggio whatsapp proprio al direttore del Centro Coni: «Un pezzettino piccolo te lo meriti anche tu. Non riesco neanche a parlare, posso soltanto dire grazie per tutto quello che avete fatto».
Tamberi jr è legato al territorio, tant'è che il 20 giugno 2020 al Gala Formia, nel primo collegiale post Covid (112 giorni dall'ultima apparizione), scelse proprio le pedane dello Stadio degli Aranci per la sua prima uscita: valicò l'asticella a 2,25mt dedicando la perfomance all'amico e mentore Alex Zanardi, che il giorno prima era stato coinvolto a Pienza in un grave incidente con la sua handbike. Dopo le delusioni di Rio 2016 gli azzurri sono risaliti sul podio a distanza di nove anni, quando a Londra 2012 fu il triplista nato a Latina Fabrizio Donato (pure lui si è allenato per anni a Formia) a conquistare il bronzo.

Andrea Gionti
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Il Messaggero